Agevolazioni

Dal 13 gennaio le domande per gli aiuti alle nuove micro e piccole aziende

di Antonio Carlo Scacco

Con la diffusione della circolare del Mise 75445 del 9 ottobre, diventano operative le agevolazioni a favore della nuova imprenditorialità previste dal decreto interministeriale 140 dell'8 luglio 2015 (si veda Quotidiano del Lavoro del 9 settembre scorso). Beneficiarie saranno le imprese societarie di micro e piccola dimensione, composte per oltre la metà da giovani ( di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni) o donne (senza limitazioni di età).

Dal 13 gennaio sarà possibile presentare in via telematica le domande di agevolazione a Invitalia Spa, corredate dei piani di impresa e della relativa documentazione: la procedura è “a sportello”, quindi il criterio di esame seguirà l'ordine cronologico di presentazione e saranno soddisfatte le richieste nei limiti delle risorse disponibili. Unico canale ammesso per la presentazione sarà quello reso disponibile sul sito web di Invitalia ( www.invitalia.it), utilizzando gli schemi e le modalità ivi indicate.

Alla domanda dovrà essere allegato il piano di impresa, contenente la descrizione dell'attività proposta, le relative analisi di mercato nonché gli aspetti tecnico-produttivi, organizzativi ed economico-finanziari dell'iniziativa. Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento in tutto il territorio nazionale con spese non superiori a euro 1,5 milioni ma, per i limiti imposti dal regolamento de minimis (numero 1407/2013), gli importi erogati, sotto forma di finanziamento agevolato per gli investimenti, non potranno essere superiori, in termini di equivalente sovvenzione lordo (Esl), a 200mila euro nell'arco di tre esercizi finanziari e per ciascuna impresa. Limiti ridotti valgono nel settore del trasporto merci su strada per conto terzi.

Già in sede di presentazione della domanda, l'impresa dovrà dichiarare espressamente l’esistenza di eventuali aiuti percepiti riferiti alle medesime spese e costi ammissibili (non solo de minimis), attesa la incumulabilità delle agevolazioni in esame con altre concesse al beneficiario.

Una volta presentata la domanda, la delibera di ammissione (o diniego) dovrà essere adottata entro sessanta giorni (o nel maggior tempo dovuto alla richiesta di ulteriori integrazioni/informazioni), sulla base di un iter valutativo comprensivo di un colloquio con i proponenti (i parametri di valutazione sono analiticamente riportati in allegato alla circolare).

Un apposito contratto di finanziamento stipulato tra impresa e Invitalia nei sessanta giorni successivi alla delibera regolerà gli aspetti operativi del finanziamento, che non potrà in ogni caso essere di importo superiore al 75% della spesa ammissibile e di durata superiore a otto anni. Il finanziamento sarà erogato a presentazione di stati avanzamento lavori (massimo tre), a fronte di titoli di spesa quietanzati. In alternativa le quote di finanziamento potranno essere erogate sulla base di fatture di acquisto non quietanzate, ma tale modalità sarà accessibile solo dopo la stipula di una apposita convenzione tra ministero, soggetto gestore e Associazione bancaria italiana.

La revoca delle agevolazioni concesse, in misura totale o parziale, potrà essere disposta da Invitalia al verificarsi delle circostanze elencate al punto 12 della circolare: per esempio mancata attuazione del programma di investimento nel termine di ventiquattro mesi dalla stipula del contratto di finanziamento (o nel maggior tempo assegnato per effetto di proroga), mancato rimborso di almeno due rate del finanziamento, ostacoli da parte della impresa beneficiaria alla effettuazione dei controlli da parte di Invitalia o del ministero.

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