Agevolazioni

Al via l’incentivo «Italia economia sociale» per il non profit

di Maurizio Maraglino Misciagna

Dal 7 novembre è attiva la nuova misura del ministero dello Sviluppo economico finalizzata a favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese e cooperative sociali del settore non profit.

A comunicarlo è Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), che collaborerà con il Ministero per gli adempimenti tecnici e amministrativi. La misura denominata "Italia Economia sociale" ha un plafond di 233 milioni di euro ed è operativa per tutte le imprese sociali e cooperative sociali con qualifica di Onlus, su tutto il territorio nazionale. L'avviso è presente nel "Decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello sviluppo economico" del 26 luglio 2017, nella quale sono stati individuati i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione e fornite, fra l'altro, indicazioni utili per la migliore attuazione della misura.

La misura si rivolge a tre tipologie di beneficiari:

•imprese sociali di cui al D.Lgs. n. 112/2017 (ex D.Lgs. n. 155/2006) costituite in forma di società;

•cooperative sociali di cui alla legge n. 381/1991 e relativi consorzi, che con D.Lgs. 112/2017 hanno acquisito di diritto la qualifica di imprese sociali;

•società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del D.Lgs. n. 460/1997.

L'agevolazione consiste in un finanziamento agevolato per la realizzazione di programmi di investimento finalizzati alla creazione o allo sviluppo di imprese operanti nell'ambito dell'economia sociale, in qualunque settore e su tutto il territorio nazionale. Per i programmi che prevedono investimenti non superiori a 3 milioni di euro e che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (UE) n. 1407/2013, al finanziamento agevolato può essere aggiunto un contributo non rimborsabile, nel limite massimo del 5% delle spese ammissibili complessive. Le agevolazioni sono concesse a titolo di "de minimis" ai sensi dei Regolamenti (UE) n.1407/2013, n. 1408/2013 e n. 717/2014). I programmi di investimento devono presentare spese ammissibili, al netto IVA, non inferiori a 200 mila euro e non superiori a 10 milioni di euro. Il finanziamento, al tasso agevolato di 0,5%, ha una durata non superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni. Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, erogato dalla banca finanziatrice individuata dall'impresa nell'ambito dell'elenco delle banche che hanno aderito alla Convenzione Ministero-ABI- CDP del 28 luglio 2017.

Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario saranno regolati in modo unitario da un unico contratto di finanziamento gestito dalla banca finanziatrice, per una copertura delle spese ammissibili pari all'80%, di cui la quota di finanziamento bancario sarà pari al 30% e la quota di finanziamento agevolato sarà pari al 70%. La domanda di agevolazione deve essere redatta in formato elettronico, sottoscritta dal legale rappresentante dell'impresa o da un suo procuratore mediante firma digitale, e presentata al Ministero a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2017, a mezzo PEC, all'indirizzo: es.imprese@pec.mise.gov.it

La domanda, compilata in tutte le sue parti e allegati in essa contenuti, deve essere presentata unitamente a:

• delibera di finanziamento adottata dalla banca finanziatrice attestante la capacità economico-finanziaria dell'impresa;
• allegato tecnico alla delibera di finanziamento, nel quale la banca finanziatrice evidenzia l'impatto socio-ambientale del programma di investimento.
• piano progettuale, di cui all'art. 9 comma 5 lettera b) del DM 3 luglio 2017, redatto secondo l'allegato B al modulo di domanda, valutato dalla banca finanziatrice e vistato in ogni pagina dalla medesima.

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