Agevolazioni

Bonus Sud al 100% per un anno

di Enzo De Fusco

L’assunzione nel 2018 di un lavoratore a tempo indeterminato o in apprendistato professionalizzante nei territori del Mezzogiorno, dà diritto a un bonus previdenziale del 100% dei contributi dovuti dal datore di lavoro nei limiti di 8.060 euro l’anno. Il beneficio, però, spetta solo per 12 mesi. Con il decreto Anpal è stato definito il bonus Sud per le assunzioni fatte in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna così come previsto dal comma 893 dalla legge di bilancio per il 2018, che si affianca al bonus per giovani avviati con il primo contratto a tempo indeterminato.

L’incentivo previsto dal decreto è riconosciuto ai datori di lavoro privati che assumono disoccupati con un’età compresa tra i 16 e i 34 anni, ovvero con almeno 35 anni di età a condizione che siano privi di impiego da almeno 6 mesi.

Il contratto agevolato è a tempo indeterminato anche se finalizzato alla somministrazione, ma rientra nel bonus pure l’assunzione di un apprendista professionalizzante dal momento che questo contratto è considerato a tempo indeterminato. L’incentivo spetta in modo proporzionato se il rapporto è avviato a tempo parziale. Via libera anche nell’ipotesi di trasformazione di contratti a termine o in caso di contratto a tempo indeterminato per i soci di cooperativa.

L’articolo 5 del decreto stabilisce che l’incentivo è pari alla contribuzione dovuta dal datore di lavoro con esclusione dell’Inail e spetta per un periodo massimo di 12 mesi a partire dalla data di assunzione. Su questo punto si registrano delle differenze con il comma 893 in cui si afferma, invece, che al verificarsi delle condizioni previste «l’esonero contributivo di cui al comma 100 (ossia, tre anni, ndr) è elevato fino al 100 per cento».

L’unica condizione fissata dal decreto è che il lavoratore assunto non deve aver avuto un rapporto di lavoro negli ultimi 6 mesi con lo stesso datore. La norma appare molto ampia e quindi sembra estendersi a qualsiasi contratto di lavoro di natura subordinata.

Molto articolata è la parte del decreto che descrive la compatibilità dell’incentivo in materia di aiuti di Stato. Infatti l’articolo 6 stabilisce che il beneficio spetta, alternativamente, nei limiti del “de minimis”, ovvero se superiore, applicando le condizioni dell’articolo 7 del regolamento 1407/2013.

Questo comporta che, se dalle valutazioni aziendali il bonus dovesse superare la soglia di 200.000 euro nel triennio, devono essere rispettate maggiori condizioni per ottenere l’agevolazione.

In primo luogo, se l’assunzione riguarda un giovane tra i 25 e 34 anni, l’incentivo può essere fruito solo quando il lavoratore, alternativamente, è privo di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; non sia in possesso di un diploma di istruzione secondaria o di qualifica professionale; privo del primo impiego regolarmente retribuito; assunto in settori con un tasso di disparità uomo-donna superiori del 25 per cento.

In secondo luogo, l’assunzione deve comportare un incremento occupazionale netto salve le ipotesi di interruzione per giusta causa, dimissioni volontarie, invalidità e pensionamento.

In ogni caso, l’incentivo è sottoposto anche al limite di intensità massima di aiuto previsti dall’articolo 32 del regolamento 651/2014.

Per ottenere il bonus serve un’istanza preliminare all’Inps, che rilascia un’autorizzazione all’azienda, da confermare entro 10 giorni pena la decadenza dal beneficio.

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