Agevolazioni

Definita la procedura di ammissione al credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno

di Domenico Repetto

La legge di stabilità 2016 ha istituito a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, un credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo), divenuto operativo dal 30 giugno 2016.
Le imprese che intendono fruire di questa opportunità devono presentare una comunicazione in via telematica all'agenzia delle Entrate, ai sensi del provvedimento dell’agenzia stessa del 14 aprile 2017, in seguito modificato il 29 dicembre 2017. L'Agenzia, previa verifica dei dati dichiarati nella comunicazione, trasmette alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d'imposta.

Il Programma operativo nazionale "Imprese e competitività" 2014-2020 Fesr contribuisce all'intervento del credito di imposta rendendo disponibili, a favore delle Pmi che hanno ricevuto da parte dell'agenzia delle Entrate l'autorizzazione alla fruizione del credito d'imposta, da un minimo di 161,8 milioni di euro a un massimo di 306 milioni di euro.
Il decreto ministeriale 29 luglio 2016, come modificato dal decreto ministeriale 9 agosto 2017, ha assegnato in fase di prima applicazione, risorse per un importo pari a 161,8 milioni di euro a valere sull'Asse III – "Competitività Pmi" del Pon, di cui 123 milioni destinati alle regioni "meno sviluppate" (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e 38,8 milioni destinati alle regioni "in transizione" (Abruzzo, Molise e Sardegna).

Soggetti beneficiari - Possono beneficiare del credito d'imposta Pon le piccole e medie imprese che hanno ricevuto dalle Entrate l'autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l'acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità definiti dall'articolo 4 del decreto ministeriale 29 luglio 2016 e relativi a:
• ammontare minimo dell'investimento (500mila euro);
• esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca;
• localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle in transizione;
• riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente.

Il decreto direttoriale 23 aprile 2018 ha disciplinato la procedura di ammissione alle risorse Pon con riferimento alle acquisizioni di beni strumentali nuovi effettuate a partire dal 1° marzo 2017 e fino al 31 dicembre 2019, a seguito delle modifiche introdotte alla misura credito d'imposta dall'articolo 7-quater del decreto- legge 29 dicembre 2016, numero 243.
In particolare, l'articolo 5 del decreto direttoriale 23 aprile 2018 ridefinisce gli obblighi di rendicontazione delle spese delle Pmi beneficiarie del credito d'imposta Pon, modificando i termini e la modulistica da utilizzare per tutti i progetti ammessi al cofinanziamento con risorse Pon.

I progetti che comprendono esclusivamente investimenti effettuati precedentemente al 1° marzo 2017 restano disciplinati da quanto disposto dal decreto direttoriale 4 gennaio 2017, salvo le disposizioni previste dagli articoli 2 e 5 del decreto relativamente agli investimenti effettuati nella regione Sardegna e agli adempimenti delle Pmi beneficiarie.
In particolare, nell'apposita sezione del sito del Ministero, all'indirizzo http://www.mise.gov.it/index.php/it/amministrazione-trasparente/altri-contenuti/dati-ulteriori/oneri-informativi-per-cittadini-e-imprese, è stato pubblicato l'elenco aggiornato di tutti gli oneri informativi previsti dal decreto 29 luglio 2016, come modificato dal decreto 23 aprile 2018.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©