Agevolazioni

Reddito di cittadinanza: slalom tra i requisiti per le aziende che assumono i percettori

di Ornella Lacqua e Alessandro Rota Porta

Con il messaggio Inps 4099/2019, l’Inps ha completato il quadro operativo per fruire del bonus legato all’assunzione dei percettori del reddito di cittadinanza, introdotto dall’articolo 8 del Dl 4/2019, in vigore dal 1° aprile 2019. Da questo mese, le aziende possono così procedere al recupero dello sgravio contributivo spettante, compresi gli arretrati.
L’intervento in questione segue quello avvenuto con la circolare 104 del 19 luglio scorso che aveva fornito le indicazioni generali per applicare l’incentivo.

L’accesso al beneficio
Per accedere al beneficio, i datori di lavoro interessati devono effettuare la domanda telematica sul sito www.inps.it, nella sezione “portale delle agevolazioni”, attraverso il modulo di richiesta “Srdc - Sgravio Reddito di Cittadinanza – art. 8 del d.l. n. 4/2019”.
L’Istituto, una volta ricevuta l’istanza, controlla che il datore abbia comunicato la disponibilità dei posti vacanti alla piattaforma digitale dedicata al reddito di cittadinanza presso l’Anpal. Determina quindi l'importo e la durata del beneficio spettante; verifica – se ricorrono le condizioni previste dal Regolamento UE 1407/2013 – il registro nazionale degli aiuti di Stato ai fini del rispetto della capienza “de minimis”; infine, emette un riscontro di accoglimento della domanda, elaborando anche il relativo piano di fruizione.
L’esonero contributivo riguarda tutte le assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, purché a tempo pieno. Il bonus vale anche per i contratti di apprendistato e per le assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione. Sono, invece, esclusi i rapporti di lavoro intermittente, quelli con i dirigenti e i lavoratori domestici.

Le condizioni
Sono diverse le condizioni da rispettare per accedere al bonus: innanzitutto, attraverso l'assunzione incentivata, va realizzato l'incremento occupazionale netto del numero dei dipendenti assunti a tempo indeterminato. L’assunzione non deve costituire attuazione di un obbligo preesistente stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva né violare il diritto di precedenza, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; non devono essere in atto sospensioni dal lavoro legate a una crisi o riorganizzazione aziendale (salvi i casi in cui l'assunzione avvenga con un livello di inquadramento diverso); l'assunzione non deve riguardare lavoratori licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro con assetti proprietari coincidenti o con rapporti di collegamento con quello che assume. Inoltre, la fruizione dell'incentivo in questione è subordinata al rispetto delle condizioni fissate dall'articolo 1, comma 1175, della legge 296/2006 e agli obblighi di assunzione dei disabili.
Il datore beneficiario è chiamato a restituire il beneficio fruito, con correlata applicazione delle sanzioni civili, nel caso di licenziamento effettuato nei 36 mesi successivi all'assunzione del lavoratore incentivato, a meno che lo stesso avvenga per giusta causa o per giustificato motivo (ma non venga dichiarato illegittimo). La restituzione è prevista in queste ulteriori casistiche di recesso: dal contratto di apprendistato, da parte del datore di lavoro, al termine del periodo di formazione; recesso datoriale durante il periodo di prova; dimissioni del lavoratore per giusta causa.

La gestione
Tornando agli aspetti gestionali spiegati con il messaggio 4099, i datori di lavoro autorizzati a godere dell'incentivo possono esporre le relative codifiche, a partire dal flusso Uniemens di competenza novembre 2019.
Per il recupero del bonus relativo ai mesi di competenza da aprile 2019 a ottobre 2019, le aziende dovranno avvalersi della procedura di regolarizzazione.
Specifiche istruzioni riguardano poi la fruizione nel caso in cui l’assunzione sia avvenuta tramite un ente formatore, così come nelle ipotesi di godimento da parte de i datori di lavoro agricoli e di quelli iscritti alla gestione pubblica.

Leggi come funziona l’incentivo

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