Agevolazioni

Le imprese lombarde incentivate a usare lo smart working

di Alberto Rozza

La regione Lombardia, con la delibera di Giunta n. XI/2632 del 16 dicembre 2019 (in BURL S.O. n. 51/2019), ha regolamentato la concessione di contributi alle aziende che intendono avviare piani di smart working, riservando a tal fine risorse pari a 9 milioni di euro, attuando le Linee guida adottate con la DGR x/5010 dell'11/04/2016 che hanno a sua volta individuato le direttrici per l'attuazione e la promozione di questa forma organizzativa del lavoro flessibile.
L'intervento della regione Lombardia tiene conto delle disposizioni normative contenute nella L. 81/2017 che ha regolamentato su base nazionale lo smart working prevedendo, tra l'altro, la necessità di un accordo aziendale che ne definisca le regole.
Entrando nello specifico, il sostegno lombardo è volto ad agevolare i seguenti interventi: azioni di sistema (coinvolgimento degli enti pubblici, promozione di accordi con le parti sociali a livello regionale e sostegno per la diffusione delle buone prassi); supporto all'adozione dei piani aziendali di smart working (consulenza aziendale alle PMI per la redazione del piano di smart working e del relativo accordo aziendale e sperimentazione e avvio dei progetti pilota) e supporto all'attuazione dei piani stessi.
In particolare, per quanto riguarda le azioni a sostegno dell'adozione dei piani di smart working, il contributo della regione Lombardia è volto a garantire: l'analisi organizzativa e dei processi interni aziendali; l' individuazione delle tecnologie digitali più idonee per lo smart working (es.strutturazione di processi di dematerializzazione, realizzazione di strumenti di social collaboration, utilizzo di devices, ecc.); la consulenza giuslavoristica per garantire il rispetto delle normative vigenti; l'eventuale supporto alla ridefinizione dell'organizzazione di lay‐out fisici; il supporto per la stesura del piano di smart working e la redazione dell'accordo aziendale, corredato della modulistica necessaria; l'attività di formazione rivolta al management/middle management e ai dipendenti inseriti nel progetto pilota e/o che sottoscrivono il contratto di smart working successivamente all'adozione del piano di smart working e l'avvio e il monitoraggio di un progetto pilota.
Come precisato sopra il contributo regionale finanzierà anche l'attuazione del citato piano attraverso il sostegno all'acquisto degli strumenti tecnologici necessari per lo svolgimento dell'attività in modalità smart working.
Per fruire delle azioni a supporto dell'adozione del piano di smart working, le imprese interessate devono rivolgersi agli operatori accreditati alla formazione e al lavoro della regione Lombardia, che potranno avvalersi anche di professionalità altamente specialistiche al fine di garantire la migliore offerta dei servizi.
L'importo del contributo varia in base alla dimensione aziendale. Le imprese minori, con un numero di dipendenti non superiore a 10, potranno fruire di un contributo pari a 5.000 euro per il supporto all'adozione e di 2.500 euro per la sua attuazione. Quelle con un numero di dipendenti non superiore a 20: 7.000 euro per l'adozione e 3.500 euro per l'attuazione. Le imprese che non occupano più di 30 dipendenti: 10.000 euro per l'adozione 5.000 euro per l'attuazione. Infine, le aziende di maggiori dimensioni (con oltre 30 dipendenti): 15.000 euro per l'adozione e 7.500 euro per l'attuazione.
Per poter fruire dei predetti contributi è necessario definire un piano aziendale di smart working e sottoscrivere l'accordo aziendale. Secondo la delibera è anche possibile introdurre lo smart working ricorrendo al regolamento aziendale.
La Delibera di Giunta stabilisce altresì che il contributo rappresenta un aiuto di Stato per le imprese che beneficiano del supporto all'adozione del piano, con la conseguenza che l'incentivo è riconosciuto ai sensi del Reg. UE/1407/2013 nei limiti previsti per gli aiuti di importanza minore (de minimis).
Il finanziamento viene assegnato con la procedura allo sportello, in base all'ordine cronologico di presentazione della domanda, previa istruttoria formale in relazione ai requisiti di accesso previsti dai documenti attuativi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©