Agevolazioni

Bonus 600 euro, l’esclusione dei dipendenti complica il via libera delle Casse

La “precisazione” contenuta nel Dl liquidità in elaborazione rischia di mettere in difficoltà gli enti

di Federica Micardi

Casse di previdenza alle prese con le migliaia di domande ricevute per il bonus di 600 euro - circa 400mila - tra regole poco chiare in continua evoluzione. Per chiedere il bonus la norma (decreto 28 aprile 2020, articolo 3, comma 3, lettera a) prevede che venga allegata un’auotdichiarazione in cui si afferma di essere «lavoratore autonomo/libero professionista non titolare di pensione».

Una frase che rischia di causare non pochi problemi. Innanzitutto la dicitura generica di «non titolare di pensione» ha fatto sì che gli enti abbiano escluso tra i potenziali beneficiari i titolari di pensione di reversibilità o di pensione ai superstiti. Il decreto legge imprese di prossima pubblicazione - di cui stanno circolando diverse bozze - chiarisce (all’articolo 37) che sono esclusi dal bonus solo i titolari di pensione diretta, e quindi anzianità o vecchiaia, e non di pensione indiretta.

Resta incerto il trattamento della pensione di invalidità, perché se vale l’interpretazione data dall’Inps con la circolare 49 dovrebbe essere preclusiva, però il decreto in lavorazione sancisce come preclusive solo le pensioni di vecchiaia e anzianità.

Un secondo problema riguarda l’esclusione dei professionisti che svolgono anche un’attività da dipendenti. Altro chiarimento che dovrebbe rientrare nel decreto liquidità (atteso in Gazzetta per giovedì). Le Casse, invece, hanno accettato queste domande e ora dovrebbero rigettare quelle presentate da chi ha anche una posizione Inps, ma non tutte hanno le informazioni necessarie per poterlo fare.

Per semplificare le cose basterebbe porre come unico limite quello reddituale, al di sotto dei 35mila euro la domanda può essere presentata senza esclusioni di sorta. Un modo per non escludere chi ha pensioni dirette molto basse - nelle Casse nate con il Dlgs 103/96 ci sono pensioni di 50 o 80 euro - o stipendi da dipendente contenuti , come capita a chi svolge poche ore di docenza al mese.

In attesa che questi aspetti trovino una soluzione - a quanto risulta al Sole 24 Ore il dialogo tra Casse e ministeri è aperto - le Casse hanno fatto sapere, attraverso il presidente Adepp Alberto Oliveti, di essere disposte ad anticipare i soldi non coperti dallo stanziamento di 200 milioni (che arriva a coprire 333.333 richieste) se rassicurate sui tempi rapidi di restituzione dal parte dello Stato.

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