Agevolazioni

Ristori, inclusi gli agenti di commercio ma escluse professioni ordinistiche

di Fe. Mi.

Contenti per l’inclusione degli agenti di commercio tra i beneficiari del Dl Ristori ma perplessi per l’esclusione delle professioni ordinistiche.

È questa la posizione a caldo di Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp, l’associazione degli enti di previdenza privati dei professionisti che parla di una discriminazione poco comprensibile e in contrasto con quanto annunciato solo pochi giorni fa il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Il 25 novembre Gualtieri si era detto pronto a mettere a punto un meccanismo organico di natura perequativa per i ristori che andasse oltre le limitazioni per aree di rischio pandemico e quelle derivanti dai codici Ateco e che si basasse sul rimborso di parte dei costi fissi includendo anche i liberi professionisti ordinistici e non.

Da una lettura letterale del Dl Ristori quater, però, i professionisti (ad esclusione degli agenti) sembrano esclusi, a meno che il fondo di ultima istanza, da cui i professionisti hanno avuto i 600/1.000 euro venga considerato “ristoro”. La relazione tecnica potrebbe chiarire questo aspetto ed è attesa in questi giorni; lo stesso Oliveti afferma di confidare che una lettura più approfondita della norma possa dare adito a un'interpretazione diversa che includa i professionisti.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©