Agevolazioni

Sgravio agricoltori under 40, domande entro 120 giorni dalla comunicazione d'inizio attività

di Roberto Caponi

I coltivatori diretti (Cd) e gli imprenditori agricoli professionali (Iap) di età inferiore a 40 anni che si iscrivono per la prima volta nella gestione dei lavoratori autonomi agricoli Inps nel corso dell'anno 2021 possono accedere, a domanda, allo sgravio contributivo introdotto dalla legge di bilancio per il 2020 (ed esteso anche all'anno in corso dalla legge di bilancio per il 2021.
Lo ha precisato l'istituto previdenziale con circolare n. 47/2021, con la quale ha fornito le istruzioni operative per il godimento dell'incentivo in questione, che consiste nell'esonero dal versamento del 100% dei contributi pensionistici per un periodo di 24 mesi.
In verità l'Inps ha semplicemente rinviato alle indicazioni operative già fornite con la sua precedente circolare n. 72/2020, visto che la disciplina per l'esonero è la stessa. Resta dunque confermato che l'agevolazione spetta per due anni e riguarda esclusivamente i contributi per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti (Ivs), ossia quelli destinati a finanziare i trattamenti pensionistici del Cd o dello Iap. Restano dovuti gli altri contributi obbligatori, quali quelli relativi alla maternità ed all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
L'esonero contributivo non incide sulla misura del trattamento pensionistico, che continua a essere calcolato sull'ordinaria aliquota di computo. Lo sgravio non è cumulabile, per espressa previsione di legge, «con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento» ed è soggetta ai vigenti limiti europei in materia di aiuti di stato, il cosiddetto regime “de minimis”, che per il settore agricolo, di regola, è pari a 20mila euro in tre esercizi finanziari (25mila in presenza di alcune condizioni).
Per accedere al beneficio gli interessati debbono presentare apposita domanda all'Inps esclusivamente in via telematica nell'ambito del cassetto previdenziale per i lavoratori autonomi agricoli, utilizzando l'apposito modello.
Per quanto riguarda il termine di presentazione della domanda, l'Istituto, rifacendosi alla precedente circolare del 2020, conferma che le istanze debbono essere presentate entro 120 giorni dalla data di comunicazione di inizio attività. L'Inps insiste, dunque, nel prevedere in via amministrativa (in maniera giuridicamente discutibile) un termine che peraltro considera perentorio (le domande tardive saranno infatti respinte), mentre la legge che ha istituito il beneficio (e riconosciuto il relativo diritto) ha previsto che lo stesso possa essere goduto “a domanda”, ma senza la previsione di un termine. Peraltro, l'introduzione di questo termine, con riferimento alle nuove iscrizioni intervenute nel 2020, ha creato non pochi problemi nei casi – non infrequenti – in cui le domande di iscrizione alla gestione dei lavoratori autonomi agricoli (presupposto per la presentazione dell'istanza di sgravio) sono state definite con tempi molto lunghi e talvolta addirittura superiori al termine per la presentazione della domanda di esonero. Peccato, perché poteva essere una buona occasione per risolvere una questione che sta creando non pochi problemi operativi agli interessati.

La circolare Inps n. 47/2021

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