Agevolazioni

Decontribuzione Sud, vale la sede dell'agenzia per il lavoro

di Matteo Prioschi

Per il riconoscimento dell'agevolazione “decontribuzione Sud”, in caso di lavoratori somministrati si farà riferimento alla sede dell'azienda utilizzatrice e non a quella dell'agenzia per il lavoro, come avvenuto finora. Lo ha affermato Rossella Accoto, sottosegretaria al Lavoro, in risposta a un'interrogazione presentata in commissione Lavoro della Camera dall'onorevole Antonio Viscomi

«È apparso preferibile aderire ad un'interpretazione più coerente con la ratio della norma, che s'incentri sul dato effettivo della “sede di lavoro” del rapporto, ossia sul luogo di svolgimento della prestazione, piuttosto che sul dato formale della qulaifica di “datore di lavoro” in capo all'agenzia di somministrazione» si legge nella risposta. Inps è già stata informata del nuovo orientamento e dovrà ora aggiornare le indicazioni operative.

Attualmente sono valide quelle contenute nel messaggio 72/2021 e nella circolare 33/2021, secondo cui i rapporti di lavoro che possono beneficiare dello sconto contributivo sono quelli instaurati da agenzie per il lavoro con sede in una delle regioni in cui si applica la decontribuzione (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna), indipendentemente dalla sede di lavoro dell'azienda utilizzatrice. Disposizioni che hanno suscitato le proteste delle agenzie per il lavoro per gli effetti distorsivi che tale lettura potrebbe determinare (aziende collocate al Nord che si affidano ad agenzie del Sud per avere lavoratori in somministrazione con sconto del 30% sui contributi, oppure somministrati al Sud senza sconto perché selezionati da agenzie del Nord), tanto che Adecco Italia ha presentato un ricorso al Tar Lazio, il quale, il 15 marzo, ha sospeso i provvedimenti dell'Inps.

Soddisfatto, per il nuovo orientamento assunto dal ministero del Lavoro, Alessandro Ramazza presidente di Assolavoro, associazione nazionale delle agenzie per il lavoro: «Esprimiamo apprezzamento per la comprensione e la condivisione dei nostri argomenti sia in sede parlamentare che di governo. Il ministro per la Coesione territoriale e il ministro del Lavoro hanno corretto un evidente vulnus agli interessi del Mezzogiorno, dei suoi lavoratori e delle sue imprese».

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