Contenzioso

Lavoratori all’estero, le istruzioni Inail sulle retribuzioni convenzionali 2018

di Mauro Pizzin


Con la circolare 15/2018, pubblicata ieri, l'Inail ha fornito le istruzioni operativi per l'applicazione delle retribuzioni convenzionali relative all'anno 2018 per i lavoratori che operano in Paese extracomunitari con cui non sono in vigore accordi di sicurezza sociale in base al Dl 317/1987, convertito con modificazioni dalla legge 398/1987.

Nel documento l'Istituto ricorda che la tutela di questi lavoratori è attuata mediante il pagamento di un premio assicurativo calcolato sulla base di retribuzioni convenzionali fissate annualmente con decreto del Lavoro, di concerto con il Mef, per l'anno in corso quello emanato il 20 dicembre 2017. Le retribuzioni convenzionali si applicano anche per il calcolo dei premi da corrispondere alle qualifiche di area dirigenziale e valgono solo per i lavoratori subordinati, mentre nel caso delle collaborazioni coordinate e continuative rese in un Paese extra Ue non convenzionato il premio viene calcolato sulla base dei compensi effettivamente percepiti dal collaboratore, nel rispetto del minimale e del massimale previsto per il pagamento delle rendite Inail.

La circolare chiarisce che sono esclusi dall'ambito di applicazione del regime delle retribuzioni convenzionali tutti gli Stati Ue, gli Stati a cui si applica la normativa comunitaria (Liechtenstein, Norvegia, Islanda, Svizzera) e gli Stati con i quali sono state stupulate convenzioni di sicurezza sociale – fra cui Argentina, Australia, Brasile e Turchia – di cui fornisce l'elenco completo.

Le retribuzioni convenzionali mensili – ricorda ancora l'istituto – sono frazionabili in 26 giornate nei casi di assunzioni, risoluzioni del rapporto di lavoro, trasferimenti da o per l'estero, intervenuti nel corso del mese.

Nel caso dei lavoratori per i quali sono previste fasce di retribuzione, infine, la retribuzione imponibile da assoggettare a contribuzione è determinata sulla base del raffronto con la fascia di retribuzione nazionale da contratto collettivo corrispondente alla qualifica del lavoratore interessato e alla sua posizione nell'ambito della qualifica stessa.

La circolare n. 15/18 dell'Inail

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