Contenzioso

Sì al computo del premio di fedeltà nel calcolo del Tfr

di Angelina Turco

L'articolo 2120 del Codice civile, in tema di Trattamento di Fine Rapporto prevede che la retribuzione annua al fine del computo dello stesso comprenda «salvo diversa previsione dei contratti collettivi…tutte le somme … corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale …». Ed è intorno a questa previsione che ruota la decisione della Corte di Cassazione del 13 febbraio 2020, n. 3625, chiamata a dirimere il contenzioso relativo alla domanda proposta da un dipendente nei confronti della Banca datrice, volta ad ottenere l'accertamento del diritto al computo nel calcolo del TFR del c.d. premio di fedeltà previsto dalla contrattazione collettiva aziendale.

La Corte di Appello, con sentenza contro la quale la banca aveva proposto appello, aveva stabilito che il premio di fedeltà doveva essere computato nella base del calcolo del TFR, in quanto aveva i requisiti previsti articolo 2120 del Codice civile, ovvero di dipendenza dal rapporto di lavoro, essendo rigorosamente collegato allo svolgimento dello stesso e di non occasionalità, in quanto trovava la propria fonte nella protrazione dell'attività lavorativa per un certo lasso di tempo. Inoltre, la Corte d'appello aveva ritenuto che dalle disposizioni della Contrattazione collettiva aziendale non discendeva in modo certo ed inequivoco la volontà di escludere il predetto premio dal TFR.

La Corte di Cassazione, con la sentenza in commento, fa proprie le motivazioni della Corte di appello e ribadisce il costante orientamento giurisprudenziale che, non considerando la frequenza delle erogazioni, ma piuttosto la qualità dell'emolumento corrisposto, da' rilievo decisivo alla «derivazione eziologica tra erogazione della prestazione e rapporto lavorativo escludendo solo quelle prestazioni collegate a ragioni aziendali del tutto eventuali, imprevedibili e fortuite» (Cass. 21 luglio 2014, n. 16591).

In estrema sintesi, la Corte di Cassazione afferma la computabilità ai fini del calcolo del TFR del premio di fedeltà, in quanto ciò che rileva è la qualità dell'emolumento corrisposto e non la quantità.

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