Contrattazione

Veneto, nuovo contratto collettivo regionale per l’area meccanica e proroga per il settore alimentare e panificazione

di Cristian Callegaro

Il 2 agosto 2019 è stato sottoscritto il nuovo contratto collettivo regionale di lavoro unitario per i dipendenti delle aziende artigiane dei settori metalmeccanico, installazione di impianti e autoriparazione.

Confartigianato Veneto, Cna Veneto, Casartigiani Veneto hanno sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil il nuovo contratto collettivo regionale per i settori metalmeccanico, installazione impianti e autoriparazione, regolati a livello nazionale dal contratto collettivo area meccanica. Il contratto regionale non interessa i settori orafo e odontotecnico, i quali, sebbene assoggettati al medesimo contratto collettivo a livello nazionale sono regolati da specifici accordi regionali di settore, ad oggi non rinnovati.

Il Ccrl decorre dal 1° settembre 2019 e avrà validità fino al 30 giugno 2020. Per quanto riguarda la parte normativa sono confermate le norme del precedente Ccrl del 31 luglio 2017 relative alla gestione del regime orario, alla banca ore e all'apprendistato, con la specifica che gli istituti riguardanti l'orario di lavoro potranno essere applicati esclusivamente dalle imprese iscritte e in regola con i versamenti contributivi a Ebav e a Sani In Veneto.

Dal 1° settembre 2019 cessa la norma sui contratti a termine, introdotta in via sperimentale dalla precedente contrattazione regionale, che consentiva in via premiale alle aziende, in regola con i versamenti alla bilateralità artigiana e con necessità produttive, di superare i limiti numerici fissati dal Ccnl mediante una richiesta motivata alla Commissione regionale di settore

Con riferimento alla parte economica il Ccrl conferma l'Ert (elemento regionale transitorio) negli importi e nelle modalità di erogazione definiti dal precedente Ccrl e continuerà a essere corrisposto per le ore effettivamente lavorate a operai, impiegati e quadri dal 1° settembre 2019 e sino al 30 giugno 2020.

Ai lavoratori assunti con contratto di apprendistato professionalizzante è mantenuto il valore dell'Ert pari a 30 euro mensili (0,17341 euro orari) da erogarsi secondo le medesime modalità definite per le altre categorie di lavoratori. Dal 1° settembre 2019, però, è soppressa la facoltà in capo all'apprendista di conferire l'importo dell'Ert a un fondo negoziale di previdenza complementare del comparto artigiano a titolo di "quota adesione contrattuale".

Il 15 luglio 2019, Confartigianato imprese Veneto, Cna Veneto, Casartigiani Veneto, Fai-Cisl Veneto, Flai-Cgil Veneto e Uila-Uil Veneto hanno sottoscritto il verbale di accordo per la proroga del contratto regionale di lavoro 2017 per i dipendenti delle imprese della regione, settore alimentare artigiano, settore alimentare non artigiano fino a 15 dipendenti, settore panificazione. Il contratto, in scadenza al 30 giugno 2019, viene prorogato, sia per la parte economica, sia per quella normativa, al 31 marzo 2020.

In particolare, per la parte economica si intendono prorogati sino al 31 marzo 2020:
- l'Ert (elemento retributivo transitorio) per i dipendenti del settore alimentare artigiano e la quota di adesione contrattuale alla previdenza complementare;
- l'Ert (elemento retributivo transitorio) per i dipendenti del settore panificazione e la quota di adesione contrattuale alla previdenza complementare.
L'Ert dei settori sopra richiamati continuerà ad essere erogato nelle modalità e nei valori previsti dal Ccrl 14 aprile 2017.

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