Contrattazione

Accordo per il credito Legacoop, nell’addendum rafforzate le misure a favore delle Pmi

di Rossella Quintavalle


Il 6 marzo 2020 l'Associazione bancaria italiana, l'Agci Confcooperative Legacoop riunite in Alleanza delle cooperative Italiane, la Cia, la Claai, la Coldiretti, la Confagricoltura, la Confapi, la Confedilizia, la Confetra, la Confimi Industria, Confindustria, e la Cna, la Confartigianato, la Confersercenti , la Confcommercio e la Casartigiani riunite in Rete Imprese Italia, hanno siglato un Addendum all'accordo per il Credito 2019 del 15 novembre 2018 nel quale erano già state previste misure da destinare alle micro, piccole e medie imprese, finalizzate a ottenere da banche e intermediari finanziari aderenti la sospensione, per la durata almeno di un anno, del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti, oltre all'allungamento della scadenza dei finanziamenti (cosiddetta misura "Imprese in Ripresa 2.0").

In quell'occasione era stato costituito un Tavolo di condivisione interassociativo sulle Iniziative regolamentari internazionali finalizzato alla definizione di posizioni comuni in tema di regolamentazione finanziaria europea e internazionale.

L'Addendum, che prevede un ampliamento delle misure adottate in precedenza con estensione ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 in favore delle imprese danneggiate, si è reso necessario a seguito del critico momento che il nostro Paese sta attraversando causa il perdurare della diffusione dell'epidemia del Covid-19 che in moltissime aziende sta costringendo i datori di lavoro a lasciare a casa i lavoratori quando non addirittura a interrompere l'attività fino a data da destinarsi.

Per tale emergenza i sottoscrittori, al fine di sostenere anche finanziariamente le imprese danneggiate dalla temporanea interruzione e/o riduzione dell'attività con conseguente perdita di capacità produttiva e relazioni commerciali, stabiliscono ulteriori misure d'aiuto, manifestando senza meno l'esigenza che il Governo si attivi tempestivamente a inserire ulteriori incentivi pubblici in favore delle imprese coinvolte, con un occhio particolare all'accesso agevolato a linee di credito a breve termine e alla realizzazione di operazioni di allungamento di finanziamenti a lungo termine e la mitigazione delle perdite economiche subite.

Sempre in riferimento all'attuale momento, si richiede l'ampliamente dell'operatività del Fondo di garanzia per le Pmi, prevedendo nel contempo, vista la mancanza di liquidità delle imprese, l'aumento della quota garantita per le linee di credito a breve, e agevolazioni nell'allungamento delle scadenze dei finanziamenti garantiti.

Le parti, inoltre, rilevano la necessità di una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza europee sul settore bancario anche con riguardo all'applicazione di misure di tolleranza da parte di banche e intermediari finanziari sui finanziamenti alle imprese, così da favorire la sospensione o allungamento delle scadenze dei finanziamenti a imprese sane che, soffrendo di questo particolare momento, sono loro malgrado costrette a una limitazione della concreta operatività.

Viene altresì estesa l'applicazione della misura "Imprese in Ripresa 2.0" di cui all'Accordo per il Credito 2019, ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 erogati in favore delle imprese danneggiate dall'emergenza epidemiologica "Covid-19".

Si chiede infine alle banche di accelerare le procedure di istruttoria e di offrire migliori condizioni rispetto a quelle già previste dall'accordo del 2019, al fine di andare incontro alle esigenze delle imprese richiedenti maggiormente danneggiate dall'evento epidemiologico in corso.

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