Contrattazione

Lavoro domestico, crescono i contributi per l’ente bilaterale

di Mauro Pizzin

Raddoppio dei contributi per migliorare l’assistenza integrativa dei lavoratori domestici e offrire una copertura assicurativa alle famiglie che li assumono. A prevederlo è il nuovo contratto collettivo nazionale di categoria, firmato martedì scorso, in cui sono previste, oltre a un adeguamento dei minimi contrattuali, anche specifiche indennità per remunerare i lavori più complessi (si veda il Sole 24 Ore di ieri).

«L’aumento dei contributi obbligatori destinati a Ebincolf a 0,06 euro orari, di cui 0,02 a carico dei lavoratori - spiega Alessandro Lupi, vicepresidente dell’associazione datoriale Assindatcolf - oltre all’obiettivo di migliorare ulteriormente un piano di assistenza integrativa che non ha nulla da invidiare a quelli proposti da altri enti bilaterali, comporterà una novità importante anche dal punto di vista datoriale. Uno di questi centesimi verrà, infatti, utilizzato a vantaggio della famiglia, datore di lavoro sui generis, a cui si sta valutando di offrire una polizza assicurativa del tipo long term care. Una decisione definitiva sarà presa all’inizio del 2021, ma si tratta di una prospettiva interessante che, riteniamo, possa attivare un circuito virtuoso aumentando la richiesta di assistenza».

Un’altra novità che caratterizza il Ccnl è di tipo terminologico: tutti i collaboratori domestici per l’innanzi si chiameranno assistenti familiari, definizione inserita nella nuova norma tecnica Uni 11766:2019 in cui è prevista una certificazione di qualità che garantirà, se posseduta, un’indennità specifica nella busta paga dei lavoratori. «Si tratta di una norma di cui come Ebincolf siamo stati promotori - chiarisce Lupi, che del fondo è vicepresidente - e ora come ente bilaterale abbiamo anche iniziato un percorso per diventare organismo di certificazione della stessa».

Il Ccnl prevede anche la nuova figura dell’assistente familiare educatore formato, «un profilo - sottolinea ancora Lupi - che mancava alla luce delle realtà applicative». Inquadrato nel livello D super, questo lavoratore, nell’ambito di progetti educativi e riabilitativi elaborati da professionisti individuati dal datore, attuerà specifici interventi per favorire l’inserimento o il reinserimento nei rapporti sociali, in autonomia, di persone in condizioni di difficoltà perché affette da disabilità psichica oppure da disturbi dell’apprendimento o relazionali.

Rispetto al telaio precedente, il nuovo contratto è stato integrato, infine, alla luce di tematiche emerse con forza negli ultimi anni. Tra gli elementi che andranno indicati nella lettera di assunzione, ad esempio, si prevede l’indicazione della presenza di impianti audiovisivi nell’abitazione e si precisa che l’esistenza o l’installazione di questi impianti vanno preventivamente comunicate per iscritto al lavoratore. Le immagini e le informazioni raccolte, inoltre, andranno gestite dal datore nel rispetto della disciplina sul trattamento dei dati personali.

Sempre per adeguarsi all’evoluzione normativa, il contratto, recependo una richiesta delle organizzazioni sindacali, prevede poi una nuova norma sul congedo fino a tre mesi per le donne vittime di violenze di genere che recepisce i contenuti del Dlgs 80/2015.

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