Contrattazione

Per il part time agevolato passaggio preventivo all’Inps

di Pietro Gremigni

Dal 2 giugno 2016 è possibile trasformare i rapporti a tempo indeterminato full in time, in rapporti a tempo parziale con i lavoratori che compiranno l'età pensionabile entro il 31 dicembre 2018, come “scivolo” agevolato verso la pensione di vecchiaia.
E’ entrato infatti in vigore il Dm 7 aprile 2016 che disciplina le modalità di esecuzione di questo istituto come previsto dall'ultima legge di Stabilità. L'Inps con la circolare 90 del 26 maggio 2016 ha dettato le istruzioni operative.
Prima di concentrarci sugli adempimenti in senso stretto a carico delle parti, inquadriamo gli aspetti essenziali del part time agevolato.


Destinatari e requisiti - Il diritto all'accesso al “part-time agevolato” può essere riconosciuto ai lavoratori in possesso dei seguenti requisiti e al ricorrere delle seguenti condizioni:
1)sussistenza, al momento della richiesta, della titolarità di un rapporto di lavoro subordinato del settore privato, anche agricolo, con contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, anche nei confronti di un soggetto titolare di pensione;
2)iscrizione all'assicurazione generale obbligatoria o alle forme sostitutive o esclusive della medesima;
3)maturazione entro il 31 dicembre 2018 del diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia da parte dei lavoratori già in possesso, al momento della domanda, del relativo requisito contributivo, pari in generale a 20 anni di anzianità contributiva.
E' necessario poi che il lavoratore non stia versando contribuzione obbligatoria per un'altra attività lavorativa, in questo caso infatti, non è ammissibile instaurare un part time agevolato.
La riduzione dell'orario di lavoro deve oscillare tra una percentuale del 40% e del 60%


Benefici - Una volta trasformato il rapporto, i due vantaggi per il lavoratore sono i seguenti:
-alla normale retribuzione ridotta si aggiunge in busta paga una somma, esente dal punto di vista fiscale e contributivo, pari alla contribuzione Ivs (23,81% della retribuzione in genere) a carico del datore di lavoro;
-spetta l'accredito figurativo per le ore di lavoro non effettuate, come se si trattasse di un rapporto full time.


Trasformazione del contratto - Prima di stipulare il contratto part time, il lavoratore è tenuto a presentare all'Inps la richiesta di certificazione relativa al possesso del requisito minimo di contribuzione per il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia ed al perfezionamento entro il 31 dicembre 2018 del requisito anagrafico che è pari, per gli uomini a 66 anni e 7 mesi da adesso al 2018 e per le donne di 65 anni e 7 mesi per il 2016 e 2017 e 66 anni e 7 mesi per il 2018.
La certificazione specifica per applicare l'istituto del part time agevolato può essere chiesta direttamente dal lavoratore che possiede il PIN Inps oppure tramite Patronato.
Acquisita la certificazione, il lavoratore ed il datore di lavoro che hanno concordato la riduzione dell'orario di lavoro possono trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time mediante la stipula di un apposito “contratto di lavoro a tempo parziale agevolato”. La durata del contratto sarà pari al periodo intercorrente tra la predetta data (di accesso al beneficio) e la data di maturazione, da parte del lavoratore, del requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia.


Domanda alla DTL - Il contratto, una volta sottoscritto, è trasmesso dal datore di lavoro alla competente Direzione Territoriale del Lavoro affinché la medesima, previo esame delle previsioni contrattuali, rilasci entro 5 giorni lavorativi decorrenti dalla ricezione, apposito provvedimento di autorizzazione. Qualora, entro il suddetto termine, la DTL non si esprima, l'autorizzazione si intende comunque rilasciata e il datore di lavoro potrà presentare la richiesta di ammissione al beneficio all'Inps.


Domanda all'Inps - A questo punto il datore di lavoro può inoltrare la domanda all'Inps avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza on-line denominato “PT-284”, all'interno dell'applicazione “DiResCo sul sito web dell'Inps. Entro cinque giorni lavorativi decorrenti dalla ricezione della domanda, l'Inps accoglie o rigetta la richiesta.
Gli effetti del contratto saranno, tuttavia, decorrenti dal primo giorno del periodo di paga mensile successivo a quello di accoglimento della domanda.


Adempimenti successivi - Una volta instaurato il rapporto part time, il datore di lavoro dovrà procedere all'invio mensile delle denunce contributive sulla base delle istruzioni fornite dalla circolare 90/2016.
Inoltre qualora cessi anticipatamente il beneficio a causa di modifica dei termini dell'accordo stipulato tra datore di lavoro e lavoratore, il datore di lavoro deve comunicare all'Inps (tramite DiResCo )e alla competente Direzione territoriale del lavoro la cessazione del rapporto di lavoro a tempo parziale agevolato.
Gli effetti della richiesta di revoca decorrono dal primo giorno di paga del mese successivo alla presentazione della domanda stessa.


Altra occupazione del lavoratore - Qualora il lavoratore che ha avuto accesso al part-time agevolato intraprenda, per lo stesso periodo, un'altra attività lavorativa subordinata o autonoma che comporta l'iscrizione ad un fondo o ad una gestione previdenziale, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al proprio datore di lavoro, il quale comunicherà - prima dell'inizio della nuova attività – all'Inps la revoca del beneficio attraverso l'apposita procedura telematica e opererà la cessazione dell'erogazione in busta paga del cd. Bonus. Dalla stessa data, il part-time perderà la connotazione di rapporto di lavoro agevolato, con conseguente esclusione di accrediti figurativi. Ne consegue che il datore di lavoro sarà tenuto a rettificare i dati relativi alle denunce retributive e contributive eventualmente già trasmessi.

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