Contrattazione

Nelle agenzie il lavoro cresce a doppia cifra

di Giorgio Pogliotti

Continua la crescita del ricorso alla somministrazione che sta tornando sui livelli massimi raggiunti ad ottobre del 2016. Anche marzo ha confermato l’andamento positivo con oltre 415mila addetti, ed un aumento del 19% rispetto all’anno precedente che, tradotto in numeri, equivale a 66mila occupati in più. La crescita tendenziale ha interessato soprattutto in contratti a tempo determinato (+19,7%), che superano quota 372mila, ma anche per i contratti a tempo indeterminato l’incremento percentuale è a due cifre (+12,8%), pari a 5mila in più che hanno portato a 43mila le posizioni stabili.

Sono i dati di Assolavoro, che terrà oggi a Roma l’assemblea alla presenza, tra gli altri, del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del presidente dell’associazione nazionale delle agenzie per il lavoro Stefano Scabbio. In base ai dati di Formatemp, il fondo per la formazione e il sostegno al reddito, a marzo si registra una crescita del 25,6% delle ore lavorate rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ben superiore all’andamento dell’occupazione totale (19%). Rispetto al saldo positivo degli occupati alle dipendenze (pari a 438 mila unità) la somministrazione pesa per circa il 15% di quella crescita, mentre sul saldo della sola componente a tempo determinato (+234 mila) il contributo della somministrazione è pari al 28% della crescita del lavoro a termine. A marzo aumenta anche il dato relativo alle ore medie per occupato, che sono 105 (+5,6%), sempre su base tendenziale il monte retributivo imponibile cresce del 24,1%.

Passando al confronto congiunturale con febbraio 2017, l’incremento occupazionale rilevato a marzo è dello 0,5%, se il dato è depurato dal fattore stagionale, ovvero dalle componenti metereologiche e dagli effetti del calendario. Aumenta il numero delle ore totali lavorate (+1,6%), delle ore medie per occupato (+1,1%) e del monte retributivo imponibile (+1,4%) rispetto a febbraio.

Il peso della somministrazione sul totale dell’occupazione stimata dall’Istat a marzo è pari all’1,8% (era 1,6% a marzo 2016). Mentre l’incidenza della somministrazione calcolata sul totale del lavoro dipendente (pari a circa 17,5 milioni di occupati) è cresciuta al 2,4% (2% a marzo 2016). Il peso della somministrazione sui contratti dipendenti a termine rispetto a febbraio è sceso al 16,5% a marzo, dopo che anche febbraio aveva riportato un calo sul mese precedente. «Il dato congiunturale - spiega Assolavoro - è nel solco di un utilizzo di questo contratto che riparte ogni anno dai minimi a gennaio per poi progressivamente risalire ai picchi massimi nel corso dei trimestri successivi al primo». Nel confronto con l’anno precedente, invece, emerge una netta crescita, considerando che l’incidenza della somministrazione su questo segmento occupazionale a marzo 2016 era pari al 15,3%.

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