Contrattazione

Vicenza, i lavoratori scelgono benzina e previdenza

di Barbara Ganz

I lavoratori che scelgono i benefit preferiscono i buoni benzina (28,4%) e la previdenza complementare (20,1%) , che insieme coprono quasi la metà del valore complessivo delle scelte. La terza voce è quella dei rimborsi, ovvero spese destinate a istruzione e assistenza a familiari, anziani e non autosufficienti (asili nido, gite scolastiche, libri di testo scolastici, rette universitarie, case di cura e di riposo...), che rappresentano il 16,6%; quarti i buoni alimentari a quota 16%. Sotto la soglia della doppia cifra, almeno in questa prima fase, le scelte legate al benessere e al divertimento con i buoni per il cinema (6,9%), i pacchetti viaggio (5,6%) e palestra (4,9%).

Sono i dati di un’indagine a campione curata dall’Ufficio Studi di Confindustria Vicenza sulle preferenze dei lavoratori prendendo in considerazione il valore, in euro, di movimentato per le diverse categorie di benefit. Lo studio mostra anche la crescita di Welfaremeet, il servizio di Confindustria Vicenza per la strutturazione di piani di welfare aziendale. La piattaforma Welfaremeet - un software creato ad hoc per permettere alle imprese di gestire le scelte dei dipendenti dell’ambito del piano di welfare aziendale - è stata scelta anche da Confindustria Udine. «Il welfare aziendale è ancora una novità per molti - spiega Carlo Frighetto, responsabile Area Lavoro, previdenza ed education di Confindustria Vicenza - e quindi monitoreremo nel tempo le tendenze rilevate a pochi mesi dall’avvio per capire se, all’affermarsi dello strumento, si stabilizzeranno o se prenderanno piede nuovi filoni come quelli legati al benessere. Ad ogni modo non sorprende che le scelte si siano concentrate sui benefit di prima necessità e su spese ricorrenti come la benzina. Di certo, sull’offerta e sulle scelte, incidono da un lato il budget welfare messo a disposizione dall’azienda e dall’altro i limiti di esenzione fiscale previsti dalla legge».

I primi esempi di applicazione della piattaforma sul territorio riguardano Baxi, Marelli Motori e Safilo, ma «le tre aziende citate sono solo le prime ad avere avviato il percorso: oggi si contano una trentina di portali per circa 7mila dipendenti ( 82mila gli addetti nelle associatepotenzialmente interessati, ndr) - commenta Laura Dalla Vecchia, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle Relazioni industriali -. Sicuramente incide molto aver sviluppato la piattaforma totalmente in house, soluzione che ci permette di offrirla gratuitamente agli associati a Confindustria Vicenza, senza essere costretti ad interfacciarci con consulenti esterni che, chiaramente, vogliono un ritorno economico. Visto l’impatto del welfare sulle relazioni industriali, Welfaremeet è infatti l’unica piattaforma che proponiamo sui tavoli di trattativa sia a livello aziendale che per gli accordi territoriali, anche perché la sua gratuità permette alle imprese di sfruttare al massimo lo strumento del welfare aziendale per abbattere il macigno del cuneo fiscale».

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