Contrattazione

Fondo per l’occupazione, c’è l’accordo Abi-sindacati

di Cristina Casadei

Non più solo nuove assunzioni di giovani. Il Fondo per l’occupazione dei bancari cambia schema, crea sinergie con il Fondo di solidarietà e viene implementato per diventare strumento per assumere i lavoratori della sezione emergenziale del Fondo di solidarietà e sostenere la riqualificazione digitale dei bancari. Di più, è il primo caso in Italia in cui i lavoratori di un settore finanziano con uno strumento bilaterale la staffetta generazionale e l’alternanza scuola-lavoro. In ultimo Abi e i sindacati danno vita a una piattaforma digitale di incontro domanda e offerta che prenderà il nome di Foclavoro.

Per l’Associazione bancaria italiana l’accordo raggiunto ieri con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin Falcri Silcea Sinfub e Ugl credito evidenzia che «ancora una volta relazioni sindacali dialettiche e costruttive hanno consentito di rafforzare uno strumento bilaterale dedicato alla creazione e al sostegno della buona occupazione anche a difesa dell’occupabilità delle persone. Necessità accentuata dal bisogno di nuove mansioni professionali dettate dai cambiamenti in atto».

In che cosa consiste lo spirito del cambiamento, portato dal nuovo accordo, si capisce subito all’articolo 1 che prevede un “premio di assunzione” di 60mila euro qualora una banca assuma un lavoratore dalla sezione emergenziale del Fondo di solidarietà, entro 12 mesi dall’ingresso, e 30mila euro, qualora l’assunzione avvenga nel periodo successivo. «Se fino al 2017 i lavoratori di questa sezione erano poche unità, da quest’anno, soprattutto dopo gli accordi di Cariferrara e di Hypo Alpe Adria Bank, i lavoratori saranno oltre 220 e quindi si aprirà anche questo tema - dice Attilio Granelli della Fabi -. L’accordo dà maggiore impulso alle assunzioni dal fondo emergenziale e prevede anche una ulteriore copertura per coloro che, finita la permanenza sul fondo, non hanno trovato lavoro». Giuseppe Bilanzuoli della Uilca spiega che in buona sostanza i sindacati hanno ottenuto «un prolungamento da 24 a 36 mesi dell’assegno di accompagnamento».

Alcuni numeri aiutano a comprendere il ruolo di questo strumento bilaterale. Abi e i sindacati, nel contratto del 2012, per fronteggiare l’emergenza occupazionale giovanile, si inventarono il Foc, la cui validità fu confermata dal contratto del 2015. Il Fondo viene finanziato interamente dai bancari con un contributo pari a una giornata lavorativa per le aree professionali, una giornata ex festività per i quadri e un contributo più elevato per i dirigenti. Grazie alle riserve del Foc, in pratica finora, le banche, per ogni assunzione a tempo indeterminato di giovani disoccupati under 32, lavoratori disoccupati di lungo periodo e donne di aree svantaggiate, ricevono un contributo di 2.500 euro per tre anni. Nei cinque anni compresi tra il 2012 e il 2017 attraverso questo strumento sono stati assunti 17.655 ragazzi con una spesa complessiva a carico del Fondo di 135 milioni di euro.

Oggi le riserve ammontano a circa 140 milioni di euro e le parti, data la particolare situazione del settore, hanno deciso di virare l’attenzione a chi è nella sezione emergenziale del Fondo di solidarietà, al tema della riqualificazione e alla staffetta generazionale. L’accordo, dice Sergio Girgenti, della First Cisl, è la «conferma di come la bilateralità costituisca un elemento strategico del settore del credito». A proposito della staffetta, il Foc riconosce al lavoratore senior, che va in part time, un importo pari al 25% della riduzione. Questa prestazione sarà riconosciuta fino alla maturazione dei requisiti di pensione anticipata o di vecchiaia, e comunque per un massimo di 48 mesi. Il Foc, inoltre, erogherà al datore di lavoro un importo determinato tenendo conto degli oneri contributivi. La contribuzione ai fini pensionistici correlata alla quota di retribuzione lorda persa dal lavoratore sarà invece a carico del Fondo di solidarietà. Qualora non intervenga il Fondo di solidarietà, la copertura spetterà al Foc.

Il Fondo inoltre provvederà ad erogare una prestazione a sostegno della riconversione e riqualificazione professionale, finalizzata a fronteggiare possibili eccedenze di personale dovute a mutamenti nell’organizzazione del lavoro, mentre come misura per favorire la diffusione dell’educazione finanziaria il nuovo accordo prevede un contributo di 100 euro per ogni studente coinvolto nel progetto. Il presidente del Fondo, Elena Aiazzi, in quota Fisac, conclude sottolineando «l’importanza ed il valore solidaristico per tutto il settore del credito, di questo ente, oltre al suo carattere innovativo. Per la prima volta viene infatti previsto un sostegno finanziario alla solidarietà espansiva e alle banche che stipulano convenzioni per l’alternanza scuola lavoro. Il confronto positivo con Abi auspichiamo che sia un buon viatico per il rinnovo del contratto che scade a fine anno».

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