Contrattazione

Aviva, nuovo congedo parentale: stipendio pieno per cinque mesi

di Cristina Casadei

In Aviva la parità di genere arriva attraverso la genitorialità. La compagnia assicurativa, che ha 30mila dipendenti nel mondo, di cui 550 in Italia, lancia un progetto che mette uomini e donne sullo stesso piano, offrendo agli uni e alle altre fino a 11 mesi di congedo parentale, indipendentemente dal genere.

Il piano, come spiega Sarah Morris, chief people officer del gruppo, «è stato lanciato con riscontri molto positivi nel Regno Unito, a Singapore, in Irlanda, Francia e Canada ed è dedicato ad ogni lavoratore della compagnia che diventi genitore naturale o adottivo». L’obiettivo è di estenderlo a tutti i lavoratori - finora sono 200 coloro che ne stanno usufruendo nei paesi in cui è stato avviato il progetto -, perché dice Morris, «quando si diventa genitori spesso si va incontro a una fase di grande difficoltà».

Per aumentare il coinvolgimento e la retention il gruppo Aviva ha scelto di investire, concedendo del tempo retribuito ai suoi lavoratori in uno dei momenti più importanti della loro vita. In pratica ogni neo-genitore, uomo o donna, potrà usufruire di 5 mesi retribuiti al 100%. In aggiunta le mamme potranno poi usufruire di altri 6 mesi retribuiti al 60% (30% Aviva e 30% Inps), mentre i papà potranno estendere il congedo per altri 6 mesi non retribuiti. Se poi i genitori sono entrambi dipendenti di Aviva in Italia, il diritto all’aspettativa si applica comunque ad entrambi, anche nello stesso periodo.

Il progetto dei congedi parentali rientra nel global parental employee resource group, un programma globale ideato per supportare i genitori nel percorso di transizione e aiutarli a trovare il giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, anche attraverso sessioni di coaching e incontri dedicati, mentoring, role modeling e occasioni di networking. All’origine, tra l’altro, vi è una forte attenzione verso la parità di genere su cui in Italia Aviva porta avanti diversi progetti: oltre ad essere membro dell’Associazione Valore D, al suo interno Aviva ha creato il gruppo “DonnAviva” che da più di 3 anni promuove iniziative e realizza progetti per la crescita professionale.

Adesso, però, «è ora di rendere paritari i congedi parentali e di offrire le stesse condizioni sia agli uomini che alle donne che vogliono prendersi il tempo per stare con la propria famiglia – spiega Morris -. L’arrivo di un figlio è un momento di grande trasformazione all’interno della famiglia e vogliamo dare alle nostre persone la possibilità di poter prendere un periodo per trascorrere del tempo prezioso insieme alla propria famiglia». Tutto questo indipendentemente dal sesso, senza discriminazioni e disincentivando gli stereotipi di genere.

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