Contrattazione

Il contratto nazionale dei chimici spinge su formazione e sicurezza

di Maria Rosa Gheido

L'impegno sul versante della formazione e della sicurezza, insieme a una particolare attenzione alle relazioni industriali e al ruolo crescente della contrattazione aziendale, caratterizzano l’Accordo del 19 luglio che ha rinnovato il contratto collettivo nazionale dell’industria chimica.

In particolare, il tema della formazione investe sia l’evoluzione tecnologica e organizzativa del settore, sia la sicurezza sui posti di lavoro e all’infuori di essi, la cura dell’ambiente e della salute. In tale ambito particolare attenzione è posta anche alla formazione di coloro che nel mondo del lavoro non sono ancora entrati e che possono diventare soggetti attivi in programmi formativi, anche tramite l’alternanza scuola-lavoro, per sensibilizzare e coltivare la cultura della sicurezza intesa quale componente essenziale di uno sviluppo sostenibile che coniughi innovazione, competitività ed occupazione.

Questa metodologia non trascura il ruolo dei meno giovani, i lavoratori senior la cui esperienza va utilizzata e valorizzata. A tutti i lavoratori vanno fornite le informazioni essenziali sulle sostanze e miscele pericolose presenti sul luogo di lavoro, fra cui i valori limite dell'esposizione professionale.

L’attenzione ai temi della sicurezza rimane presente anche nel caso di opere e servizi in appalto, dovendo l’impresa committente valutare e selezionare i fornitori e fornire una informativa sui rischi specifici dell’attività appaltata in funzione dell’esigenza di formazione e informazione dei lavoratori che vi saranno addetti. Gli Osservatori aziendali, costituiti nelle imprese che impiegano oltre 50 lavoratori e nei Gruppi industriali ove siano presenti le Rsu, saranno il luogo di confronto per valutare gli effetti dell’introduzione delle innovazioni tecnologiche e di eventuali ristrutturazioni sull’organizzazione del lavoro, sugli orari, sulle tipologie contrattuali e, in generale sull’occupazione, con la possibilità di realizzare programmi di riqualificazione professionale dei lavoratori interessati.

Sotto il versante economico, interessante appare la clausola di salvaguardia che consente di valutare, nell’ambito del negoziato per il successivo rinnovo del contratto nazionale, non solo l’andamento inflattivo ma anche l’andamento del settore al fine di stabilire l’eventuale incremento dell’Edr. Alla contrattazione aziendale è demandata la determinazione del premio di partecipazione, l’eventuale modifica della distribuzione dell’orario settimanale, il regime di reperibilità e la definizione di ipotesi eccezionali di deroga alla disciplina dei riposi giornalieri. La contrattazione in azienda potrà anche riconoscere un maggior numero di permessi non retribuiti rispetto ai sei giorni già previsti dal ccnl per l’assistenza ai figli in malattia di età fra i tre gli otto anni. Soprattutto, alla contrattazione aziendale sono affidati gli interventi innovativi in termini di innovazione, convivenza generazionale e occupabilità.

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