L'esperto rispondeContrattazione

Causale sostitutiva tempo determinato

di Josef Tschoell

La domanda

In relazione alla sostituzione di un lavoratore assente, nell'ipotesi in cui sia necessario l'inserimento della causale in seguito al cd. Decreto Dignità, si legge da parte di molti commentatori che avendo il decreto espunto dal testo della norma l'avverbio "indirettamente" riguardo al termine da apporre al contratto, non sia più possibile indicare un termine per relationem o appunto indiretto come ad esempio: ..In sostituzione di X e fino al rientro. Come si può gestire allora una sostituzione di un dipendente che produce certificati medici con frequenza settimanale senza terminare in poco tempo le proroghe?

Come giustamente affermato nel quesito dopo le modifiche di recente introdotte all'art. 19, D.Lgs. n. 81/2015 sono sorti dubbi circa la possibilità di indicare il termine del rapporto “per relationem”. In ogni caso la norma fa riferimento a “esigenze di sostituzione di altri lavoratori” e consente, dunque, in maniera molto ampia di formulare il termine. Peraltro anche nella pregressa disciplina (D.Lgs. n. 368/2001) la situazione non era diversa e la giurisprudenza ha confermato la possibilità di indicare il termine “per relationem”. Chi scrive ritiene, dunque, ancora possibile stipulare il contratto con questo formula. In ogni caso, qualora si intende optare per una soluzione diversa dal contratto a termine per sostituzione si può stipulare un contratto di lavoro intermittente per il caso proposto.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©