Contrattazione

Chimici, nel contratto il paracadute dell’inflazione

di C.Cas

Dal primo gennaio del 2019 entrerà in vigore il nuovo contratto della chimica farmaceutica, il primo siglato seguendo le nuove regole confederali, condivise da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil in marzo. L’intesa sull’ipotesi di accordo era stata siglata lo scorso luglio, mentre ieri Federchimica e Farmindustria e i sindacati, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal, hanno siglato l’articolato che è stato steso in questi mesi e che arriva prima della sua entrata in vigore, per trasmettere il messaggio dell’efficienza e della competitività anche nelle relazioni sindacali. Sarà disponibile una versione digitale che consentirà ad imprese e lavoratori, di consultare gli articoli contrattuali, tramite un apposito sito, ovunque e da tutti i dispositivi mobili, favorendo una più ampia conoscenza e accessibilità delle norme.

Per il presidente di Federchimica Paolo Lamberti questo contratto «conferma la capacità del sistema settoriale di Relazioni industriali di innovare, di guardare e di essere “avanti”». Il settore, attraverso la contrattazione, è riuscito a «cogliere in anticipo le esigenze per sostenere competitività e occupazione, preparare e indirizzare le Parti sociali aziendali ad una contrattazione virtuosa, correlata con la produttività e la redditività delle imprese, capace di affrontare le nuove sfide con confronti innovativi e responsabili», aggiunge Lamberti. Il dialogo tra le parti «è vincente. Ancora una volta le relazioni industriali del nostro settore - commenta Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria - dimostrano che con il confronto e la partecipazione possiamo giungere a intese innovative. Soprattutto oggi perché la velocità e la qualità delle scelte sono i principali driver della competitività. Un modello efficace di collaborazione che favorisce gli investimenti, genera occupazione di qualità e consolida il prestigio del settore a livello internazionale».

Il nuovo contratto prosegue nell’opera di semplificazione e miglioramento del testo, iniziata lo scorso rinnovo e definisce una soluzione strutturale per gli scostamenti inflattivi derivanti dalla scelta di corrispondere gli aumenti ex ante. Le regole contrattuali stabiliscono infatti che sui minimi va riconosciuta ai lavoratori l’inflazione reale per cui vanno poi tolti o aggiunti gli eventuali scostamenti, definiti in sede di conguaglio. Per evitare problemi di certezza dei costi alle imprese e tensioni tra i lavoratori, la chimica-farmaceutica ha trasferito gli scostamenti in un Edr che con questo nuovo contratto diventa un elemento strutturale della contrattazione. L’Edr è infatti una cassa di compensazione dove vengono, di volta in volta, trasferiti o recuperati gli scostamenti. Alla scadenza del contratto, alla luce dell’andamento del settore e dell’importo che a quella data si trova sull’Edr le parti definiranno come procedere nell’ambito di un percorso negoziale.

Il contratto ha definito l’esigenza di avere attori sociali sempre più adeguati e quindi ha ribadito l’importanza dei percorsi di formazione appositi per poter mantenere elevata la qualità delle relazioni industriali. Più in generale il contratto della chimica farmaceutica valorizza la formazione a 360°, sia per i lavoratori senior, per i quali diventa una sorta di politica attiva, garantendone l’occupabilità, sia per i giovani con percorsi di alternanza scuola-lavoro. Confermati gli investimenti continui del settore su sicurezza, salute e ambiente che sono alla base del costante calo degli infortuni, anche attraverso strumenti digitali, e i contributi per gli storici pilastri del welfare chimico, ossia il Fonchim e il Faschim.

Alla contrattazione aziendale sono stati demandati i temi della diversity e quindi dell’inserimento e dell’inclusione dei diversamente abili, della solidarietà generazionale e dello sviluppo professionale senza differenze di genere, orientamenti e nazionalità. Ma anche tutte le misure di conciliazione vita-lavoro, così come la cultura e il rispetto della dignità della persona, con il contrasto alle violenze e alle molestie. Il contratto promuove e incentiva forme di flessibilità organizzativa, la polivalenza e le nuove modalità di lavoro, la convivenza e il ricambio generazionale per rispondere alle sfide di Industria 4.0 e favorire lo sviluppo di scelte di responsabilità sociale, migliorando produttività e occupabilità.

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