Contrattazione

Il Carroccio vuole modificare i contratti per gli stagionali

di Claudio Tucci

Il tema delle modifiche al decreto dignità entra nel decreto semplificazioni, e rischia di creare un nuovo terreno di frizione all’interno del governo tra Lega e M5S.

Una serie di emendamenti parlamentari, raccogliendo le critiche di tutto il mondo produttivo e di parte del sindacato, chiedono di correggere la stretta operata dal Dl 87, pienamente in vigore dallo scorso novembre, dopo l’esaurirsi del periodo transitorio. Sul tema è intervenuto anche il Carroccio che, da settimane, strizza l’occhio a possibili correzioni al provvedimento; a differenza del M5S che invece è più freddo, e prima di prendere decisioni a riguardo vuole valutare bene gli effetti sul mercato del lavoro del provvedimento varato a metà luglio. Un emendamento della Lega presentato al Dl semplificazioni, infatti, chiede di rendere più facilmente individuabile la platea degli stagionali in tutte le sue articolazioni, per ampliare il novero di soggetti esentati dall’applicazione delle causali.

Due sono gli aspetti più critici della nuova normativa: la re-introduzione delle causali, che dopo i primi 12 mesi “liberi” diventano obbligatorie in caso di proroghe e scattano sempre nei rinnovi; e l’aggravio contributivo, dello 0,5%, aggiuntivo rispetto all’1,4% già previsto dalla Fornero.

Per il lavoro stagionale, il giro di vite operato dal dl 87 è stato molto forte; di qui l’idea di alleggerire la stretta attraverso una normativa più morbida.

Il mondo produttivo punta a un intervento più robusto sulle causali per adeguarle, attraverso la contrattazione collettiva, alle specifiche esigenze di flessibilità dei diversi settori o imprese.

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