Contrattazione

Dal 99% dei bancari ok alla piattaforma. Scadenza prorogata

di Cristina Casadei

È stato raggiunto un accordo tra Abi e i sindacati per un’ulteriore proroga della sospensione dei termini per il rinnovo del contratto dei bancari che è scaduto il 31 dicembre del 2018. L’ultima proroga scadeva proprio oggi e a questo punto i sindacati (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin) e Abi sono pronte per entrare nel vivo della trattativa.

Le assemblee sono infatti terminate e la piattaforma rivendicativa dei sindacati ha avuto un consenso pressoché plebiscitario. Nelle mille assemblee che si sono svolte in maniera capillare in tutta Italia il 99% dei lavoratori ha espresso opinione favorevole, lo 0,22% contraria e lo 0,78% si è astenuto.

L’approvazione della piattaforma avvenuta pressoché all’unanimità a questo punto dà ai sindacati un mandato molto forte per trattare sulle richieste economiche (che prevedevano un aumento di 200 euro) e normative (tra cui anche il diritto alla disconnessione e una cornice quadro nazionale per lo smart working) nelle quali l’intera categoria si è riconosciuta.

La piattaforma ha una valenza sociale molto forte, con i sindacati che hanno rivendicato maggiore equità e il riconoscimento alla categoria degli sforzi fatti negli anni più difficili, caratterizzati da alcune drammatiche crisi bancarie. Oltre a una partecipazione al ritorno all’utile da parte delle banche in cui i sindacati rivendicano la parte dei lavoratori.

A questo punto, dopo l’approvazione della piattaforma, il suo invio all’Abi e l’accordo sulla proroga della prescrizione dei termini per il rinnovo del contratto la trattativa potrà partire. I sindacati partono con l’obiettivo di avviare con Abi un confronto serio e costruttivo, grazie al quale sia possibile trovare soluzioni concrete, di prospettiva, anche innovative, per valorizzare la categoria dei bancari e l’area contrattuale, definire prospettive professionali, garantire i dovuti incrementi salari, tutelare i lavoratori come dipendenti e come persone, difendere l’occupazione e crearne nuova e stabile, soprattutto giovanile e soprattutto nelle aree disagiate, in particolare al sud.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©