Contrattazione

Contratti, sui meccanici piattaforma unitaria

di Giorgio Pogliotti

Dopo tredici anni, Fiom-Cgil,Fim-Cisl e Uilm hanno trovato una sintesi comune nella piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici in scadenza a fine anno. Se il rinnovo del 2016 è stato caratterizzato da un rafforzamento del welfare contrattuale, questa piattaforma guarda ad una crescita della componente salariale, con la richiesta di un aumento dell’8% sui minimi contrattuali nel periodo 2020-2022, pari a 153 euro di incremento mensile a regime. I consigli unitari di Fim-Fiom-Uilm sono stati convocati il 4 settembre a Roma per esprimersi sulla proposta che, in caso di esito positivo, verrà inviata a Federmeccanica e Assistal per aprire il tavolo negoziale. Per Marco Bentivogli (Fim) «non abbiamo alternative nella strada che dal 2016 ha avviato l’innovazione della contrattazione», è «il momento di aumentare i salari e costruire un contratto che abbia a cuore le competenze dei lavoratori». Francesca Re David (Fiom) sottolinea che «l’obiettivo è di rispondere alla giusta richiesta dei lavoratori di un aumento consistente delle retribuzioni e di fare i conti con i cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro e nei modelli organizzativi, allargando le tutele e i diritti, in particolare negli appalti, contrastando la precarietà, e riconoscendo il valore del lavoro attraverso interventi sulla formazione e sull’inquadramento professionale». Con questo rinnovo, aggiunge Rocco Palombella (Uilm) «ci poniamo l’obiettivo di far aumentare il potere d’acquisto diminuito anche a causa dell’alta tassazione che grava sul lavoro dipendente».

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