Contrattazione

Da McDonald’s solo il 18% di addetti è a tempo pieno

di Cristina Casadei

Da McDonald’s a lavorare a tempo pieno è solo il 18% dei 24mila dipendenti che rappresentano la forza motrice dei 600 ristoranti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Si tratta di coloro che ricoprono le cariche più alte: responsabili operativi, manager, assistenti amministrativi. L’ultima campagna di rectruiting sta portando in azienda oltre mille persone, per lo più giovani, spesso studenti. Tre dati mostrano il peso di questa componente aziendale: il primo è il fatto che l’età media dei dipendenti è 31,5 anni, 30 per i crew, 35 per i manager e 39 per gli store manager, il secondo è che il 92% dei dipendenti che lavora da McDonald’s è assunto con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato, mentre il terzo è che gli studenti rappresentano il 32% degli addetti. A questo si aggiunga che le donne rappresentano il 62% della popolazione aziendale.

La forza lavoro della maggiore catena di ristoranti presente in Italia è quindi costituita da giovani, studenti e donne, una peculiarità che spiega in larga misura una quota di part time pari al 82%. A candidarsi sono spesso studenti che hanno necessità di sostenersi nel percorso di studi e di avere orari flessibili e nel contempo anche di avere un inquadramento regolare: chi passa la prima selezione entra infatti con contratto di apprendistato a tempo determinato. Dato che un lavoratore su tre è studente il gruppo ha lanciato proprio nelle scorse setitmane Archways to Opportunity, un programma per sostenere la formazione dei dipendenti e la loro crescita professionale e personale. Grazie a questo programma McDonald’s si impegna infatti ad erogare, nel triennio 2020-2022, 1,5 milioni di euro. Le borse di studio potranno finanziare sia il pagamento delle tasse universitarie sia la partecipazione a corsi di lingua inglese o italiana e saranno assegnate attraverso criteri di selezione basati sul merito scolastico e l’anzianità lavorativa. «Questa iniziativa significa molto per noi - spiega Massimiliano Maffioli, Chief People Officer di McDonald’s Italia -. Si tratta di una ulteriore dimostrazione del fatto che le persone sono centrali per questa azienda. Ogni anno offriamo oltre 900mila ore di formazione ai nostri dipendenti, facilitando e incoraggiando la loro crescita professionale e personale».

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