Contrattazione

Ramazza (Assolavoro): «Abbiamo anticipato la Cig, è tempo che lo Stato la restituisca al settore»

di C.Cas.

«Il nostro è l’unico settore che ha garantito l’erogazione puntuale degli ammortizzatori sociali ai lavoratori in somministrazione per tutto il periodo di lockdown e ora attendiamo che da parte pubblica si dia corso all’elargizione di quanto anticipato dal settore e dalle agenzie». La richiesta arriva senza tentennamenti dal presidente di Assolavoro, Alessandro Ramazza.

Presidente Ramazza a quanto ammontano gli ammortizzatori anticipati dal settore?

Per dare un’idea dell’imponenza dell’operazione basti ricordare che solo a marzo la riduzione o sospensione dal lavoro è stata per oltre 5 milioni di ore. Nel mese successivo sono stati interessati 127.385 lavoratori, per 13 milioni 702.376 ore, impiegati attraverso 87 differenti agenzie per il Lavoro, per una erogazione complessiva pari a 136 milioni 798.437 euro.

Quanto avete ricevuto dallo Stato?

In totale, a fronte di risorse complessive anticipate ai lavoratori in somministrazione da parte del settore per circa 250 milioni di euro, per ora, tolto un acconto di venti milioni di euro, non abbiamo ricevuto ancora nient’altro da parte dello Stato. Occorre fare in fretta anche in questa direzione.

Qual è stato il ruolo della bilateralità nell’erogazione degli ammortizzatori?

Il settore si conferma, dal canto suo, anche in questo caso, come un modello positivo di relazioni tra parte datoriale e parte sindacale, come emerge da lungo tempo in seno agli enti bilaterali Forma.Temp ed E.Bi.Temp, dedicati alla formazione e al welfare aggiuntivo per i lavoratori in somministrazione. L’erogazione puntuale è stata resa possibile grazie a un lavoro straordinario del settore, a un forte senso di responsabilità delle parti sociali, Assolavoro, Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp e attraverso l’impegno diretto delle Agenzie per il Lavoro.

Questo però non basta.

Occorre poi dare corso agli impegni assunti in sede istituzionale.

Per le agenzie ci sono segnali di ripresa?

Nel mondo delle imprese alcuni piccoli segnali di controtendenza rispetto al calo verticale dei mesi scorsi sembrano profilarsi.

I profili più richiesti?

L’accelerazione nella richiesta di figure professionali e di competenze specifiche nel campo digitale è stata fortissima e ha determinato anche la necessità di riorientare la formazione finalizzata.

Ci sono figure nuove che stanno emergendo?

Per esempio c’è quella del covid supervisor, ovvero il supervisore aziendale per l’attuazione delle misure di prevenzione.

Qual è stato il vostro ruolo nelle diverse fasi della pandemia?

Su questo come su tutti gli altri fronti le agenzie per il lavoro, dopo aver collaborato fianco a fianco per individuare le professionalità più urgenti nella fase uno e due, specialmente nel settore sanitario, stanno lavorando per favorire un percorso sicuro e agile di ripresa complessiva delle attività.

Ci sono contratti che prevalgono?

Le aziende, ovviamente, procedono con cautela prediligendo contratti temporanei. Per questa ragione occorre valorizzare tra essi quelli più tutelanti per il lavoratore, ovvero il contratto a termine e il contratto di somministrazione a tempo determinato.

Novità sulle causali?

Occorre superare i costi aggiuntivi e le causali su queste tipologie contrattuali. Le recenti aperture in questa direzione anche del ministro Gualtieri sono positive e meritano di essere tradotte in provvedimenti legislativi conseguenti.

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