Contrattazione

Incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato

di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

Fino a dicembre si potranno utilizzare altre 18 settimane di cassa integrazione d’emergenza, in parte con oneri a carico delle imprese. Per chi rinuncia alla cassa Covid-19 (avendola già utilizzata) e fa rientrare a lavoro il personale è prevista una decontribuzione fino a 4 mesi. Lo sgravio contributivo totale raggiunge i 6 mesi per i datori di lavoro che, entro fine anno, assumono a tempo indeterminato o stabilizzano contratti a termine. Resta il divieto di licenziare, ma per un periodo “mobile” collocato fino al 31 dicembre per le imprese che usano la cassa Covid-19 o beneficiano degli incentivi fiscali, ma spuntano alcune eccezioni.

Sono alcune delle misure del pacchetto lavoro contenute nel decreto Agosto, approvato ieri dal Senato. Durante l’iter a palazzo Madama il provvedimento ha imbarcato una ulteriore novità, sullo smart working, che può essere attivato dal genitore dipendente privato per tutta (o parte) della quarantena del figlio convivente minore di 14 anni (il contatto, che ha fatto scattare la misura sanitaria, oltre a scuola può essere avvenuto in piscine, palestre, centri sportivi). In alternativa al lavoro agile, un genitore può optare per un congedo”straordinario” retribuito al 50 per cento.

Sul lavoro, il provvedimento stanzia circa 12 miliardi (sui 25 totali). Il piatto forte resta l’allungamento della Cig Covid-19 di nuove 18 settimane, che si possono richiedere retroattivamente dal 13 luglio (e fino al 31 dicembre). Le prime 9 settimane sono tutte a carico della fiscalità generale, le seconde 9 restano gratuite per i soli datori di lavoro che nel confronto tra il primo semestre 2020 e 2019 hanno avuto almeno il 20% di perdite di fatturato. Se le imprese hanno perso meno del 20% dovranno pagare un contributo addizionale del 9% della retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore per le ore non prestate durante la sospensione o riduzione d'attività. Le imprese pagheranno il 18% se non hanno avuto alcuna perdita.

In vista della manovra, la cassa integrazione d’emergenza potrebbe essere nuovamente prorogata per coprire i primi mesi del 2021 per le aziende e/o i settori più in difficoltà. Sul piatto, il governo è pronto a mettere almeno 3-4 miliardi, destinati anche a salire qualora l’attuale tiraggio, vale a dire l’utilizzo effettivo dei sussidi emergenziali, si dovesse attestare su valori contenuti. Il meccanismo per allungare la cassa Covid-19 è ancora da tutto scrivere; una parte della maggioranza punta a tutelare singoli comparti che non stanno ripartendo, come l’aeroportuale, le fiere e i congressi, il turistico-alberghiero. Non è tuttavia escluso, in alternativa all’individuazione di rigidi settori, il riferimento al fatturato (in forte calo) per erogare la nuova Cig Covid-19, ricalcando la procedura oggi prevista.

Più delicata è la partita sui licenziamenti. Con il decreto Agosto sono state introdotte delle eccezioni al divieto riguardanti i recessi datoriali per cessazione di attività, liquidazione, o come conseguenza di accordi collettivi aziendali raggiunti con i sindacati sugli esodi incentivati. Cosa accadrà dopo il 31 dicembre non è ancora stato deciso: una fetta della maggioranza è contraria a nuove proroghe del divieto di licenziare, visto che va avanti, ininterrotto, dallo scorso 17 marzo.Sul capitolo sgravi, la manovra 2021 dovrebbe puntare su esoneri triennali (al 50%) per chi assume a tempo indeterminato, elevabili al 100% se il rapporto a tempo indeterminato riguarda giovani under35.

Sul fronte dei contratti a termine, il decreto Agosto prevede due novità. In deroga al decreto Dignità fino a fine anno, ferma restando la durata massima di 24 mesi, è possibile rinnovare o prorogare per un massimo di 12 mesi i contratti a termine per una sola volta. Inoltre viene abrogata una norma fortemente contestata da Confindustria e Assolavoro, introdotta nella conversione in legge del dl Rilancio, che obbliga i datori di lavoro a prorogare gli addetti a termine, inclusi quelli in somministrazione, in misura equivalente al periodo per i quali gli stessi sono stati sospesi.

Anche la sorte del Dl dignità non è decisa: il M5S lo difende, mentre il Pd è pronto ad ammorbidirlo ulteriormente per spingere le assunzioni, anche a tempo, in caduta libera da mesi.

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