Contrattazione

Nuovo contratto Federlegno, arrivano 70 euro di aumento

di Cristina Casadei

Per i 150mila lavoratori del legno arredo è in arrivo un aumento di 70 euro al livello medio (parametro 140) che diventano 50 al livello base (parametro 100). L’aumento sarà suddiviso in due tranche di 35 euro (25 al parametro 100), una da ottobre 2020, e una da gennaio 2021. Si chiude così la complessa trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro tra FederlegnoArredo e Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, andata avanti un anno e mezzo, non senza scioperi e manifestazioni. «Nonostante il Coronavirus, abbiamo voluto fare un vero rinnovo contrattuale e non un accordo ponte come qualcuno suggeriva - spiega Gianfranco Bellin capodelegazione di FederlegnoArredo -. Era importante intervenire su una serie di istituti contrattuali non più al passo con i tempi e con le esigenze delle aziende. Una per tutte, limitare per quanto possibile, gli effetti del cosiddetto Decreto dignità su lavoro a tempo determinato e in somministrazione».

Sulla flessibilità la mediazione è stata trovata sulla quota del 45% di contratti flessibili. Le aziende potranno scegliere liberamente quali, tra tempo determinato e somministrazione, per una quota pari al 35%. Rimane invece l’accordo con le Rsu per la flessibilità di orario. Importanti anche i risultati sui diritti dei lavoratori con l’attenzione alle donne vittime di violenza e l’integrazione salariale del 30% a carico delle aziende per le lavoratrici in maternità facoltativa. È stato inoltre riconosciuto un aumento della maggiorazione per i lavoratori turnisti che non possono usufruire della pausa aggiuntiva di mezz’ora a quella per legge (10 minuti). Grande attenzione anche alla salute e sicurezza. «Tutta l’architettura del contratto ha portato avanti un sistema per garantire la sicurezza dei lavoratori anche in caso di pandemia, secondo cui Rsu, Rls e responsabile delle aziende formeranno comitati paritetici in caso di Covid 19 o altre pandemie, definendo le misure di prevenzione in azienda - spiega il segretario nazionale della Feneal Uil, Fabrizio Pascucci -. Inoltre il contratto definisce misure di sicurezza uguali per tutti i lavoratori, anche per quelli di appalto e subappalto». Per incentivare la contrattazione di secondo livello, invece, l’elemento di garanzia retributiva è stato portato a 25 euro al mese per chi non la fa.

Dal punto di vista del segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, è stata difesa soprattutto «la funzione salariale del contratto nazionale, confermando la doppia pista prevista dal passato rinnovo contrattuale che si intende integralmente confermato, con aumenti superiori all’inflazione che incideranno su tutti gli istituti contrattuali». «L’accordo conferma la terza via per gli incrementi economici che prevede una quota fissa e poi una rivalutazione ogni gennaio su un montante salariale reale che comprende paga base, contingenza, edr e tre aumenti periodici di anzianità - aggiunge Pascucci -. Il contratto del legno arredo diventa così quello con l’aumento più alto nel manifatturiero tra quelli finora firmati». Il segretario nazionale della Filca Cisl, Salvatore Federico sottolinea che «è stata valorizzata la possibilità che i lavoratori possano contribuire al loro benessere organizzativo e abbiamo rafforzato il nostro sistema contrattuale di previdenza complementare con un aumento a carico azienda di +0,20% (0,10% a gennaio 2021 e 0,10% gennaio 2022) dei contributi, oltre al riconoscimento di 100 euro di una tantum per tutti i lavoratori destinata al fondo Arco per promuoverne l’adesione».

Dulcis in fundo. Dalla delegazione trattante delle aziende arriva l’invito a una riflessione sul fair play. «Abbiamo deciso di arrivare alla firma dell’accordo, nonostante la manifesta volontà di qualcuno di far saltare il tavolo per motivi esterni ed estranei al settore e alle sue dinamiche. Credo che l’accordo - conclude Bellin - sia un buon risultato all’interno di quelle che sono le regole stabilite negli accordi interconfederali (tra cui anche il patto della fabbrica, ndr). Voglio fare un ringraziamento pubblico a quelle controparti che hanno lavorato per raggiungere il fine in un corretto confronto».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©