Contrattazione

Polizia locale: deroga a metà per le assunzioni a tempo

Le assunzioni di personale della polizia locale a tempo determinato vanno per il 2021 in deroga al tetto di spesa per le assunzioni flessibili. Anche per quest’anno le risorse aggiuntive per il lavoro straordinario dei vigili andranno in deroga al tetto del salario accessorio. Per dare attuazione a interventi di riforma della polizia locale vengono stanziati 20 milioni di euro per anno a partire dal 2022.

Sono queste le importanti disposizioni dettate dai commi da 993 a 995 della legge di bilancio 2021 (legge n. 178/2020) per la polizia locale.

Alla base della scelta di tenere fuori dal calcolo del tetto di spesa per le assunzioni flessibili fissato dall’articolo 9, comma 28, del Dl 78/2010, che impedisce di superare il livello delle uscite registrate allo stesso titolo nel 2010, i costi aggiuntivi per assumere agenti di polizia locale, c’è la considerazione che occorre rafforzare le attività di controllo e di verifica del rispetto dei vincoli dettati dal legislatore per l’emergenza da Covid-19.

La disposizione si applica ai Comuni, singoli o associati, alle unioni dei Comuni e alle Città metropolitane ed è dettata esclusivamente per il personale della polizia locale, quindi non è estensibile in via analogica ad altri profili.

Gli enti devono comunque garantire che con questi oneri aggiuntivi non venga messo in discussione il rispetto del pareggio di bilancio. In assenza di specifiche deroghe, queste risorse devono comunque essere considerate nell’ambito della spesa del personale, sia per garantire il non superamento del tetto medio degli anni 2011/2013, sia ai fini del calcolo del rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti utile per determinare le capacità assunzionali.

Si consente anche per il 2021, come già disposto per il 2020, che anche per il 2021 le risorse integrative che vengono stanziate dalle singole amministrazioni locali per aumentare il fondo per il lavoro straordinario e sono finalizzate alle azioni di controllo conseguenti alla condizione di emergenza sanitaria vadano in deroga al tetto del salario accessorio. Tetto che comprende anche il lavoro straordinario, oltre che i fondi per la contrattazione decentrata del personale, delle posizioni organizzative e della dirigenza e le risorse destinate al trattamento economico accessorio dei segretari. L’articolo 23, comma 2 del Dlgs, n. 75/2017 fissa il limite nelle risorse utilizzate a questo scopo nel 2016. In tal modo, fermo restando che questi oneri vanno compresi nella spesa del personale, si vuole consentire ai singoli Comuni di aumentare le risorse necessarie al finanziamento del lavoro straordinario dei vigili.

Vengono infine stanziati 20 milioni di euro all’anno, a partire dal 2022, per «interventi in materia di riforma della polizia locale».

La norma non ha una destinazione chiara, visto che manca il provvedimento di riferimento o, per meglio dire, esso è atteso inutilmente da almeno una decina d’anni, posto che la norma oggi in vigore risale al 1985.

La gestione di queste risorse è affidata al ministero dell’Interno e, per la loro concreta attuazione, sono attese specifiche disposizioni di legge. Quindi, al momento si tratta esclusivamente di una disposizione che auspica questa riforma, e dà luogo alla realizzazione di un contenitore vuoto.

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