Contrattazione

Proroga al 31 marzo dello smart working a regole semplificate

Le procedure semplificate dello smart working sono prorogate «fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e comunque non oltre il 31 marzo 2021».

Già poche settimane dopo l’inizio della pandemia, il lavoro agile è stato ritenuto uno degli strumenti da utilizzare per ridurre i contagi tra le persone. Per questo motivo è stato concesso ai datori di lavoro di attivare questa modalità anche senza la sottoscrizione dell’accordo individuale con il dipendente e fornendo allo stesso informazioni su salute e sicurezza in modalità semplificata. Inoltre è stata modificata, alleggerendola, la procedura di notifica dell’uso dello smart working nei confronti del ministero del Lavoro. Misure che sono state prorogate più volte a fronte del protrarsi dell’emergenza da Covid-19.

L’ultimo intervento in questa direzione è contenuto nel decreto legge Milleproroghe (il 183/2020 del 31 dicembre), che non si distingue per chiarezza. Attualmente lo stato di emergenza si conclude il 31 gennaio. A fronte di ciò, in base a quanto scritto nel decreto, se ne dedurrebbe che a fine mese cesserebbe la possibilità di utilizzare lo smart working con regole semplificate, perché «...e comunque non oltre il 31 marzo 2021» fissa una scadenza successiva che dovrebbe entrare in gioco a fronte di una proroga dello stato di emergenza oltre tale data.

Invece il 4 gennaio il ministero del Lavoro ha pubblicato sul suo sito internet una notizia in cui si segnala «la proroga al 31 marzo 2021, dell’utilizzo della procedura semplificata di smart working», senza alcun riferimento all’eventuale precedente cessazione dello stato di emergenza.

Quest’ultimo, peraltro, sarà probabilmente prorogato. Se la nuova scadenza sarà fissata al 31 marzo, i due termini previsti dal Milleproroghe coincideranno. Se lo stato di emergenza sarà esteso oltre, le regole per lo smart working semplificato smetteranno di avere effetto a fine marzo. Obbligando quindi a un ulteriore intervento normativo per estenderne l’efficacia.

Si è invece concluso al 31 dicembre il diritto allo smart working (o in alternativa al congedo) per i genitori di studenti under 16 a fronte della sospensione delle lezioni scolastiche in presenza. Un’opzione che non è stata rinnovata probabilmente ipotizzando la ripresa della scuola in modalità ordinaria, ma che potrebbe essere ripristinata dal Governo a fronte dell’andamento della pandemia.

Per i genitori di figli con handicap grave resta, fino al 30 giugno, il diritto al lavoro agile, se compatibile con la mansione, mentre fino al 28 febbraio il diritto allo smart working è riconosciuto ai lavoratori fragili (se la mansione è incompatibile possono chiedere la malattia). Per questi ultimi è stata prorogata la sorveglianza sanitaria eccezionale, sempre dal Milleproroghe e con la stessa formula usata per lo smart working semplificato. E anche secondo Inail, la nuova scadenza è il 31 marzo, a prescindere dal fatto che lo stato di emergenza possa concludersi prima.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©