Contrattazione

Generali, accordo con i sindacati sul lavoro agile

di Cristina Casadei

Il gruppo Generali ha raggiunto con First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Fna e Snfia un nuovo accordo di gruppo sul lavoro agile, il primo nel settore a dar seguito al protocollo Ania dello scorso febbraio. L’intesa arriva dopo che la compagnia ha siglato con i sindacati il rinnovo dell’integrativo che ha rafforzato gli elementi di solidarietà verso i soggetti più deboli della filiera (come i produttori), l’attenzione alle giovani generazioni, attraverso la sostenibilità di istituti importanti come la previdenza integrativa, le condizioni per lo sviluppo e le tutele occupazionali e la salvaguardia delle sedi di lavoro.

Il pacchetto negoziale complessivo - che comprende l’integrativo, l’accordo sul lavoro agile e quello sulle tutele occupazionali - verrà presentato ai lavoratori in settembre nelle assemblee dove sarà discusso e dovrà essere approvato. Con l’intesa sullo smart working il gruppo si dota di uno strumento di modernità nell’organizzazione del lavoro, di flessibilità operativa e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti. Oltre a dare un segnale forte in direzione della sostenibilità ambientale e del benessere collettivo. L’accordo favorirà l’inclusione di tutti i lavoratori e un modello maggiormente aderente al nuovo contesto socio-economico-sanitario che si va delineando e alle sfide di rilancio della fase post emergenziale ed è orientato a promuovere una cultura del lavoro basata sui risultati e sulla responsabilizzazione, anziché sul controllo. Entrando nel merito, l’accordo non pone limiti ma prevede che lo smart working non sia la modalità di lavoro esclusiva. Dovrà infatti esservi un giusto contemperamento tra presenza in sede e lavoro svolto all’esterno dell’azienda. Ciò anche al fine di continuare a favorire l’aggregazione e lo sviluppo del senso di appartenenza aziendale. Generalmente le giornate smart saranno da 3 a 4 per i contact center, 2 per il personale amministrativo della rete Alleanza.

Per il diritto alla disconnessione è stata stabilita la pianificazione di riunioni e/o video conference che dovrà avvenire di norma nella fascia oraria dalle 9 con termine entro le 18, fatta salva la pausa pranzo 13-14. Non vi sarà nessun obbligo di risposta a email, telefonate, al di fuori dell’orario di lavoro. L’accordo ha previsto un ristoro tecnologico per l’ufficio mobile, ossia per la connessione e l’organizzazione della postazione di lavoro, di 500 euro lorde per il 2021 e, per gli anni successivi, un’indennità annua di 300 euro lorde. Confermato il mantenimento del buono pasto nelle giornate di smart working.

Per Luca Esposito, segretario nazionale Fisac Cgil, «l’accordo è un ulteriore passo per il settore assicurativo verso una costruzione moderna dell’organizzazione del lavoro, anche nella direzione della sostenibilità e delle pari opportunità per tutti». Il modo di lavorare cambia, «è necessario governare, indirizzare e anticipare il cambiamento - continua il sindacalista - affinché le lavoratrici e i lavoratori non siano lasciati soli ad affrontarlo e subirlo in questa difficile fase generale che stiamo vivendo, sempre mettendo al centro il lavoro e le persone».

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