Previdenza

Collaboratori in cerca della tutela stabile

Stabilizzata la una tantum
La legge «Fornero» ha stabilizzato, dal 2013, l'indennità una tantum per i collaboratori coordinati e continuativi che era stata sperimentata dal 2009 al 2012 in base al Dl «anti-crisi» 185 del 2008. È un meccanismo di protezione per i lavoratori esclusi dall'applicazione dell'Aspi

I requisiti e il pagamento
Per avere l'indennità, i collaboratori devono:
• aver operato, nell'anno precedente, in regime di mono-committenza;
• aver conseguito, nell'anno precedente, un reddito totale non superiore a 20mila euro;
• avere accreditato almeno una mensilità presso la gestione separata Inps per l'anno di riferimento;
• aver avuto un periodo di disoccupazione ininterrotto di almeno due mesi nell'anno
precedente;
• avere accreditate almeno quattro mensilità, nell'anno precedente, presso la gestione separata Inps (requisito ridotto a tre mensilità dal 2013 al 2015). L'indennità è liquidata in un'unica soluzione (se fino a mille euro), o in importi mensili, se superiore

L'aumento dei contributi
Sempre la legge 92/2012 ha disposto l'aumento progressivo dei contributi per i lavoratori iscritti alla gestione separata dell'Inps, fino a raggiungere l'aliquota del 33% a partire dal 2018

Che cosa potrebbe cambiare
Il Jobs Act prevede l'estensione ai collaboratori dell'Aspi piena (non solo una tantum). Il contratto di collaborazione a progetto, però (che rappresenta una parte cospicua delle collaborazioni), potrebbe essere eliminato nell'ambito della revisione dei contratti

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