Previdenza

Ticket sui licenziamenti destinato a triplicare

Come funziona
L'assicurazione sociale per l'impiego (Aspi) è l'ammortizzatore introdotto dalla legge «Fornero» per i lavoratori dipendenti che si trovano involontariamente disoccupati. Dal 1° gennaio 2013 questo «assegno» mensile ha sostituito l'indennità di disoccupazione ordinaria non agricola e, dal 1° gennaio 2017, sostituirà anche l'indennità di disoccupazione speciale edile e l'indennità di mobilità. L'Aspi spetta anche ad apprendisti, soci lavoratori di cooperative, personale artistico con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti pubblici con contratto a termine

Come si finanzia
L'Aspi è finanziata da contributi versati dai datori di lavoro, oltre ai contributi ordinari. Sono:
• l'addizionale dell'1,4% sui contratti a termine;
• il «ticket sui licenziamenti», da versare per ciascuna interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per cause diverse dalle dimissioni, anche per le interruzioni dei rapporti di apprendistato (il contributo sarà moltiplicato per tre, dal 2017, per i licenziamenti collettivi in cui la dichiarazione di eccedenza del personale non sia stata oggetto di accordo sindacale)

I requisiti e la durata
Per accedere all'Aspi bisogna essere disoccupati (involontariamente), avere due anni di anzianità assicurativa e almeno un anno di contribuzione nel biennio precedente l'inizio della disoccupazione. L'indennità è calcolata sulla retribuzione media mensile degli ultimi due anni (la misura massima, per il 2014, è di 1.165,58 euro al mese). La durata è collegata all'età del lavoratore alla fine del rapporto

Come diventerà
La riforma all'esame del Senato prevede di rendere omogenea la disciplina di Aspi e mini-Aspi; di aumentare la durata massima dell'Aspi per i lavoratori con carriere contributive più rilevanti; di estendere l'ammortizzatore ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (esclusi gli amministratori e i sindaci di società)

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©