Previdenza

Contribuzione dei professionisti alla gestione separata Inps

di Pietro Gremigni

Per il 2015 i contributi dovuti dai liberi professionisti alla gestione separata Inps saranno commisurati alla stessa aliquota del 2014 e cioè del 27,72% e non del 30,72% come previsto a suo tempo dalla legge 147/2013.
Ciò è l'effetto dell'articolo 10-bis del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 142, - cosiddetto Milleproroghe –convertito dalla legge 27 febbraio 2015 n. 11 che ha abolito lo scatto secco di 3 punti percentuali per passare ad un graduale innalzamento dell'aliquota fino al 2018.
La circolare 58/2015 dell'Inps comunica la novità e riepiloga le aliquote dovute alla gestione separata sia dai professionisti, sia dai collaboratori, per l'anno in corso.


Professionisti – In virtù delle modifiche introdotte dal Milleproroghe ai lavoratori autonomi, titolari di partita Iva, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335/95, per l'anno 2014 e 2015 si applica l'aliquota contributiva previdenziale del 27%, per l'anno 2016 si applica l'aliquota contributiva del 28% e per l'anno 2017 del 29 per cento.
L'aliquota pensionistica è pari per il 2015 al 27%, mentre quella assistenziale di finanziamento delle prestazioni di malattia e maternità resta ferma allo 0,72 per cento.
I professionisti che sono titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria devono pagare una contribuzione ridotta pari nel 2015 al 23,50 per cento.
L'intera contribuzione dovuta è a carico del professionista che, salvo la facoltà di rivalsa del 4% in fattura, deve versare il dovuto in corrispondenza delle scadenze fiscali di pagamento delle imposte (saldo 2014, primo e secondo acconto 2015), tramite F24 telematico.


Collaboratori – Per i collaboratori coordinati e continuativi o a progetto resta ferma l'innalzamento dell'aliquota così come previsto dalla legge 147/2013 e dunque per il 2015 le aliquote contributive sono pari al:
- 30,72% per i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie;
- 23,50% per i titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria.
I contributi sono per due terzi a carico del committente e per un terzo del collaboratore. Il versamento dei contributi deve essere eseguito entro il 16 del mese successivo a quello di effettiva corresponsione del compenso, tramite il modello F24 telematico per i datori privati e modello F24 EP per le amministrazioni pubbliche.


Minimale per l'accredito dei contributi – A differenza di artigiani e commercianti, i soggetti tenuti a versare i contributi alla gestione separata non devono rispettare un importo minimo da versare.
Tuttavia, ai fini dell'accredito di una annualità nella posizione contributiva per calcolare il diritto alla pensione occorre versare un importo minimo commisurato da un lato al minimale della gestione artigiani e commercianti e dall'altro alle aliquote vigenti nell'anno di riferimento.
In base alla regola generale l'accredito minimo è pari all'aliquota vigente applicata al minimale di artigiani e commercianti, pari per quest'anno a 15.548 euro.
Pertanto per il 2015 il minimale per l'accredito di un'annualità intera è pari:
1) 3.653,78 euro per i soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria che siano professionisti o collaboratori;
2) 4.309,91 euro (Ivs 4.197,96) per i professionisti privi di altra copertura previdenziale;
3)4.776,35 (Ivs 4.664,40) per i collaboratori privi di altra copertura previdenziale.
Massimale – Resta fermo il massimale contributivo già indicato nella circolare 27/2015 dell'Inps: in relazione ai redditi conseguiti dagli iscritti alla Gestione Separata le aliquote sono applicabili fino al raggiungimento del massimale di reddito pari, per l'anno 2015, è di 100.324,00 euro.

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