Previdenza

Cessione del quinto della pensione, l’Inps recede dalle convenzioni

di Pietro Gremigni

L'Inps ha provveduto a recedere dalle convenzioni in essere con le società che concedono prestiti finanziari estinguibili attraverso la cessione del quinto della pensione.

Il messaggio 31 marzo 2017, n 1446, esplicita le due novità principali riguardanti le condizioni di cessione del quinto della pensione, rinviando all'approvazione di una nuova bozza di convenzione per poter fare ripartire tutto il meccanismo.

Cessione del quinto della pensione - I titolari di pensione pubblica e privata (compreso quella erogata dall'ex Enpals) possono contrarre con banche e intermediari finanziari prestiti da estinguersi con cessione di quote della pensione fino al quinto della stessa, valutato al netto delle ritenute fiscali e per periodi non superiori a dieci anni.

Le banche e gli intermediari finanziari a cui possono rivolgersi i pensionati sono quelle che hanno aderito alla convenzione approvata dall'Inps.

Recesso dalle convenzioni - Tale convenzione prevede la facoltà di recesso unilaterale per intervenute modifiche normative che ne rendono impossibile la prosecuzione, facoltà di cui l'Inps si è avvalso a seguito della modifica normativa delle classi di importo a fare data dal 1° aprile 2017.

Tassi convenzionali e classi di importo – Fino al 31 marzo 2017 le classi di importo rilevanti ai fini delle operazioni di cessione del quinto dello stipendio e della pensione, erano suddivise in due classi: una inferiore a 5.000 euro e un'altra superiore 5.000 euro. I tassi soglia convenzionali erano suddivisi in fasce di età. Rimodulate per ciascuna delle due classi.

Ebbene, in base al decreto del ministero dell'Economia del 27 marzo 2017 le future classi di importo dei prestiti sono state rimodulate secondo i seguenti valori: inferiore a 15.000 euro e superiore a 15.000 euro.

Nel messaggio n. 1446/2017 l'Inps mette in evidenza proprio che tale novità rende impossibile procedere nell'immediatezza agli adeguamenti tecnici e contrattuali e individuare i nuovi tassi corrispondenti alle nuove classi.

Dopo la disdetta unilaterale delle convenzioni in essere, l'Inps procederà in ogni caso ad adeguare e approvare un nuovo testo di convenzione, dopo il quale le società finanziarie convenzionate potranno stipulare i nuovi contratti.

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