Previdenza

Cumulo anche con organizzazioni internazionali

di Fabio Venanzi

È possibile cumulare i periodi assicurativi maturati come lavoratori dipendenti presso le organizzazioni internazionali nel territorio dell’Unione europea e della Svizzera con quelli prestati in Italia. In tali organizzazioni rientrano – tra gli altri – il Consiglio d’Europa, l’Europol e la Fao.

I periodi lavorati in questi enti, precisa l’Inps con la circolare 71/2017 pubblicata ieri, possono essere cumulati con quelli posseduti nello Stato di provenienza al fine di conseguire la pensione di vecchiaia, a condizione che in Italia si possano far valere almeno 52 settimane. Le gestioni sulle quali operare la verifica sono il Fondo pensione lavoratori dipendenti, le gestioni speciali degli autonomi (artigiani e commercianti), la gestione separata Inps, le gestioni sostitutive ed esclusive dell’Ago nonché delle casse dei libero professionisti.

Il cumulo è precluso a coloro che, alla data della domanda, risultino già titolari di un trattamento pensionistico di qualunque tipo a carico di una delle gestioni previdenziali o di una delle organizzazioni internazionali. Non costituisce ostacolo l’aver maturato presso tali organismi un autonomo diritto a pensione, in ragione della specialità del regime previdenziale dell’organizzazione stessa. La pensione italiana sarà calcolata sui soli periodi assicurativi maturati in Italia. La domanda, da presentare al pensionamento, va inoltrata all’ente dove risulta da ultimo iscritto il lavoratore.

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