Previdenza

Contribuzione volontaria, il quadro delle aliquote

di Aldo Forte

Ho maturato 41 anni di contribuzione e, purtroppo, sono senza lavoro. Ormai alla mia età, 59 anni compiuti, è quasi impossibile trovare una nuova occupazione. In pratica, rientro in quella fascia dove si è giovani per andare in pensione e vecchi per lavorare. A conti fatti, l’unica via percorribile che mi è stata prospettata è quella di chiedere l’autorizzazione ai versamenti volontari. A tal proposito, mi interesserebbe capire quali sono i passi da seguire per fare la domanda e quali sono i requisiti per ottenere l’autorizzazione.

s. d. - ancona

Non è infrequente, purtroppo, il caso di persone che hanno perso il lavoro e, non avendo ancora raggiunto i requisiti per la pensione, puntano ad arrivarci, qualora questo sia possibile, facendo ricorso alla contribuzione volontaria.

Importi immutati per il 2017

Vediamo innanzitutto, quali sono gli importi fissati per l’anno 2017.

La variazione percentuale nell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie degli operai e degli impiegati, verificatasi tra il periodo gennaio 2015 - dicembre 2015 e il periodo gennaio 2016 - dicembre 2016, è stata pari al - 0,1 per cento. Il ministero del Lavoro, con la nota 336 del 13 gennaio 2016 sull’aggiornamento delle tabelle contributive, ha confermato l’applicazione dell’articolo 1, comma 287, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, il quale dispone che « la percentuale di adeguamento... non può risultare inferiore a zero».

Lavoratori dipendenti

Per i lavoratori dipendenti non agricoli (quanto agli agricoli, si veda il blocchetto nell’infografica sopra), l’importo da versare viene determinato - in seguito all’abolizione delle classi di contribuzione da parte del Dlgs 184/1997 - applicando l’aliquota contributiva prevista per ciascun anno, alla retribuzione media percepita nelle 52 settimane precedenti la data di presentazione della domanda.

L’articolo 7, comma 2, del decreto citato prevede che la retribuzione minima settimanale su cui calcolare i contributi è quella determinata a norma dell’articolo 7, comma 1, della legge 638/1983 e successive modificazioni, dovendo ammontare cioè al 40% dell’importo del trattamento minimo fissato al 1° gennaio di ogni anno.

Di conseguenza, la contribuzione volontaria dovuta per l’anno 2017 viene calcolata tenendo presenti i seguenti parametri, uguali a quelli del 2016:

• la retribuzione minima settimanale è pari a 200,76 euro;

• la prima fascia di retribuzione annuale oltre la quale è prevista l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva dell’uno per cento (articolo 3 della legge 438/1992) è di 46.123 euro;

• il massimale ex articolo 2, comma 18, della legge 335/1995, da applicare ai prosecutori volontari titolari di contribuzione solo successiva al 1° gennaio 1996 (o a coloro che, avendone il requisito, esercitino l’opzione per il sistema contributivo) è di 100.324 euro.

Dal 1° gennaio 2017, l’aliquota contributiva a carico dei lavoratori dipendenti non agricoli, autorizzati alla prosecuzione volontaria nel Fpld (Fondo pensione lavoratori dipendenti) da una data successiva al 31 dicembre 1995, è interessata da incremento dello 0,13 per cento, raggiungendo l’aliquota del 33 per cento.

L’aliquota Ivs (Invalidità, vecchiaia, superstiti) relativa ai lavoratori dipendenti non agricoli, autorizzati alla prosecuzione volontaria con decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1995, viene confermata nella misura del 27,87 per cento.

Artigiani e commercianti

Il contributo dovuto dai soggetti autorizzati alla prosecuzione volontaria nelle gestioni degli artigiani e degli esercenti attività commerciali viene fissato secondo i criteri in vigore dal 1° luglio 1990, stabiliti dall’articolo 3 della legge 2 agosto 1990, n. 233, e successive modifiche e integrazioni.

In particolare, la contribuzione volontaria si determina applicando le aliquote stabilite per il versamento dei contributi obbligatori al reddito medio di ciascuna delle otto classi di reddito previste dalla norma citata. La classe di reddito da attribuire a ciascun lavoratore è quella il cui reddito medio è pari o immediatamente inferiore al valore medio mensile dei redditi prodotti negli ultimi 36 mesi di attività.

L’importo dei contributi volontari, per il 2017, andrà calcolato con le seguenti aliquote:

• nel caso dei titolari di qualunque età e collaboratori di età superiore ai 21 anni, 23,55% per gli artigiani e 23,64% per i commercianti;

• nel caso dei collaboratori di età non superiore ai 21 anni, 20,55% per gli artigiani e 20,64% per i commercianti.

Sulla base delle aliquote e dei valori reddituali aggiornati, si pubblicano (qui a sinistra) le tabelle di contribuzione, da applicare con effetto dal 1° gennaio 2017. I valori sono stati definiti arrotondando all’unità di euro gli importi dei redditi che delimitano le otto classi di contribuzione e gli importi dei redditi medi imponibili, e al centesimo di euro gli importi di contribuzione mensile relativi alle classi stesse.

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