Previdenza

Reddito di inclusione (Rei), al via dal 1° gennaio 2018

di Enrico Brandi

Dal 1° gennaio 2018 prenderà il via il reddito di inclusione (Rei) al posto del sistema di sostegno di inclusione attiva (Sia) che verrà soppresso unitamente all'Asdi che sostiene i disoccupati una volta cessata la Naspi e ancora privi di lavoro.

Il Dlgs 15 settembre 2017, numero 147 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 240 del 13 ottobre 2017) ha così ridisciplinato il sistema di contrasto alla povertà riconoscendo una prestazione legata però a progetti personalizzati di inclusione sociale e lavorativa, basati su impegni a cui i beneficiari sono tenuti ad attenersi, pena l'applicazione di determinate sanzioni.

Il beneficio economico consiste in una somma base di 3.000 euro moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza corrispondente alla specifica composizione del nucleo familiare, nonché per un parametro pari, in sede di prima applicazione, al 75 per cento. Il tutto entro il limite massimo, sempre nella fase iniziale, pari all'assegno sociale corrispondente a circa 485 euro mensili per dodici mensilità.

L'importo mensile del Rei può essere erogato per un massimo di 18 mesi ed è accreditato tramite la Carta acquisti.

Requisiti – I requisiti principali per accedere al Rei sono:

-il possesso di un Isee non superiore a 6.000 euro;

-la non titolarità di autovetture o motocicli da parte del richiedente e dei membri del nucleo, negli ultimi 24 mesi precedenti la domanda e nessuna intestazione di navi o imbarcazioni da diporto;

-la presenza nel nucleo di almeno una delle seguenti situazioni personali:

a) un componente di età minore di anni 18;

b) una persona con disabilità e di almeno un suo genitore ovvero di un suo tutore;

c) una donna in stato di gravidanza accertata;

d) almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione.

Nessun componente del nucleo familiare deve esser percettore di Naspi o di un trattamento di sostegno al reddito.

Domanda - Il Rei è richiesto presso i punti per l'accesso individuati da ciascuna Regione ovvero presso altra struttura identificata dai Comuni sulla base di apposito modulo di domanda predisposto dall'Inps che procederà all'istruttoria. A tale scopo l'Inps precompila la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) cooperando con l'agenzia delle Entrate utilizzando le informazioni disponibili nell'anagrafe tributaria, nel catasto e negli archivi dell'Inps medesimo, nonché le informazioni su saldi e giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti il nucleo familiare.

A far data dal 1° dicembre 2017, il Rei può essere richiesto nelle modalità indicate in precedenza. Per coloro che effettuano la richiesta del Rei nel mese di dicembre 2017 e non sono già beneficiari del Sia, l'Isee deve essere aggiornato entro il termine del primo trimestre 2018.

Sia e Asdi - Dal 1° gennaio 2018 il Sia non è più riconosciuto. Per coloro ai quali il Sia è stato riconosciuto in data anteriore al 1° gennaio 2018, il beneficio continua a essere erogato per la durata e secondo le modalità stabilite dalla relativa disciplina.
Analogamente a far data dal 1° gennaio 2018, l'Asdi non è più riconosciuto, fatti salvi gli aventi diritto che entro la medesima data hanno maturato i requisiti richie

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©