Previdenza

Per i lavori usuranti rivalutati i turni notturni ai fini pensionistici

di Pietro Gremigni

I lavoratori notturni inseriti in turni di 12 ore al giorno e che in virtù della rivalutazione dei giorni lavorati nella fascia notturna raggiungono il minimo di 64 giorni all'anno e che così maturano la pensione anticipata nel 2019 come addetti ai lavorii usuranti, devono presentare domanda all'Inps entro il 1° maggio 2018.
L'Inps, con circolare 29 marzo 2018, n. 59, ha così stabilito nel commentare la disposizione dell'ultima legge di bilancio.

Turni di 12 ore al giorno - La legge di bilancio ha introdotto un beneficio per la valorizzazione del periodo di adibizione al lavoro a turni ai fini del riconoscimento del lavoro usurante. Per i lavoratori impiegati in cicli produttivi organizzati su turni di dodici ore, sulla base di accordi collettivi già sottoscritti alla data del 31 dicembre 2016, i giorni lavorativi effettivamente svolti sono moltiplicati per il coefficiente di 1,5. Tutto ciò per raggiungere il requisito minimo di 64 giorni l'anno di lavoro notturno svolto per almeno 6 ore (articolo 1, comma 1 e comma 6-bis, del Dlgs n. 67/2011).

Domanda all'Inps – Una volta che i predetti interessati acquisiscono il diritto ad accedere alla disciplina dei lavori usuranti e che grazie a questo maturano la pensione anticipata nel 2019 raggiungendo la quota minima di 97,6 con un minimo di 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi, devono presentare domanda di accesso al beneficio entro il prossimo 1° maggio 2018. Naturalmente deve sussistere l'altra condizione che i lavori usuranti siano svolti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, oppure per almeno il 50% della vita lavorativa.
Alla domanda occorre allegare oltre alla prevista documentazione l'accordo collettivo sottoscritto entro la data del 31 dicembre 2016, dal quale risulti che il lavoro è articolato in turni di dodici ore, svolti per almeno 6 ore nel periodo notturno.

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