Previdenza

Illegittimo il contributo di solidarietà della Cassa dottori commercialisti

di Giampaolo Piagnerelli

Illegittimo il contributo di solidarietà istituito dalla Cassa di previdenza dei dottori comercialisti perché non è previsto dalla legge. E l'ente non può pretendere di istituire nuove forme di contribuzione proprio perché spettano al legislatore.

La vicenda. Lo chiarisce la Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 31875. La Corte ricorda che le casse se da un lato sono “privatizzate” per quanto riguarda gli aspetti gestionali, organizzativi e contabili dall'altro devono tenere conto della natura pubblica dell'attività svolta. E allora i Supremi giudici ricordano come il Dlgs 509/1994 preveda che la Cassa, per fare fronte a eventuali crisi economiche, possa variare le aliquote contributive, riparametrare i coefficienti di rendimento, ma non abbia la possibilità di istituire nuovi contributi. Questo perché la previsione di nuove forme di contribuzione spetta esclusivamente al legislatore.

L’equilibrio economico. I Supremi giudici, poi, dopo aver sancito l'illegittimità del contributo, hanno rilevato anche come, sulla base della legge 296/2006, si intendono legittimi ed efficaci gli atti finalizzati ad assicurare l'equilibrio economico di lungo termine. Finalità quest'ultima che non poteva essere assolta da un contributo straordinario di solidarietà.

la sentenza 31875

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