Previdenza

Infortuni sul lavoro in aumento nel 2018: +10% quelli mortali

di Cristina Casadei

Dire che tra gennaio e dicembre del 2018 l’Inail ha ricevuto 1.133 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale è come dire che ogni giorno ci sono più di 3 persone che muoiono sul lavoro. Il 2018, come comunica l’Inail, si chiude con un aumento del 10,1% dei morti sul lavoro, un dato su cui pesano, tra l’altro ma non solo, tre importanti incidenti che sono avvenuti la scorsa estate. Se nel 2017 il dato era stato influenzato dalle due tragedie in Abruzzo, a Rigopiano con 11 casi mortali denunciati e a Campo Felice con 5 casi, nel 2018 dal crollo del ponte Morandi a Genova sono scaturite 15 denunce di casi mortali sul lavoro, mentre nei due incidenti avvenuti in Puglia, a Lesina e Foggia, hanno perso la vita 16 braccianti.

Lo scorso anno ci sono stati 24 incidenti plurimi in cui sono morti 82 lavoratori, quasi il doppio rispetto al 2017 quando vi furono 42 morti in 15 incidenti plurimi. Gli ultimi, quelli avvenuti tra settembre e dicembre, hanno provocato la morte di due dipendenti dell’Archivio di Stato, vittime di una fuga di gas ad Arezzo, di 4 persone travolte da una frana durante lavori di emergenza a una condotta fognaria danneggiata dal maltempo a Isola di Capo Rizzuto, in Calabria, di 7 lavoratori coinvolti in incidenti stradali nel Lazio e in Lombardia e di 4 operai morti in Puglia: due edili precipitati da una piattaforma di elevazione e due morti per l’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio ad Arnesano, vicino Lecce.

Nel complesso, secondo quanto riporta l’Inail, nel 2018 le denunce di infortunio sul lavoro presentate sono state 641.261, in aumento dello 0,9% rispetto alle 635.433 del 2017. L’analisi evidenzia un aumento dei casi avvenuti in occasione di lavoro (passati da 539.584 a 542.743, +0,6%), ma anche di quelli in itinere, avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra casa e lavoro, che sono cresciuti del 2,8%, passando da 95.849 a 98.518. Se andiamo a vedere dove sono avvenuti, emerge che nella gestione industria e servizi vi è stato un aumento dell’1% con 502.156 casi nel 2018 rispetto ai 497.220 del 2017, nel Conto Stato l’aumento è stato dell’1,4% con 105.898 denunce, mentre in agricoltura si registra un calo dell’1,8% con le denunce passate da 33.820 a 33.207.

Per le malattie professionali, dopo la diminuzione registrata nel 2017, nel 2018 vi è stato un incremento del 2,5%, pari a 1.456 casi in più rispetto al 2017. Nell’industria e servizi l’aumento maggiore (+2,8%), in agricoltura le denunce di malattia professionale sono state l’1,8% in più, mentre nel Conto Stato il numero di patologie denunciate è diminuito del 5,1%. Le prime tre malattie denunciate sono state quelle del sistema osteo-muscolare (36.637 casi), insieme a quelle del sistema nervoso (6.681, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell’orecchio (4.574), seguite da patologie del sistema respiratorio (2.613) e dai tumori (2.461). Queste cinque malattie sono il 90% del totale dei casi denunciati all’Inail.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©