Previdenza

Presidenza Inps, prende quota Marina Calderone

di Davide Colombo

Si è aperta la settimana decisiva per la scelta del nuovo presidente dell’Inps e il nome che ha preso quota nelle ultime ore è quello di Marina Calderone, presidente dell’Ordine dei Consulenti di lavoro e consigliere di amministrazione in Leonardo. Se verrà confermata dal Governo sarebbe la prima volta nella storia dell’Istituto - l’anno scorso sono stati celebrati i 120 anni - di una donna al vertice.

Marina Calderone (classe 1965) risulterebbe, secondo diverse fonti vicine al dossier, la soluzione di compromesso per mettere d’accordo la Lega e i Cinquestelle, che fino all’ultimo avrebbero invece preferito i rispettivi candidati, ovvero l’ex Dg dell’Istituto, Mauro Nori (1961), e l’economista dell’Università Roma Tre, Pasquale Tridico (1975). Ma il nome questa professionista, in realtà, è in pista da quando, nel processo decisionale che ha portato alla confezione del decretone, s’è alla fine deciso d’intervenire sulla governance di Inps e Inail con la reintroduzione dei Cda cancellati dieci anni fa.

La decisione dovrebbe maturare nei prossimi giorni, visto che il mandato di Tito Boeri termina giovedì 14 e non c’è alcuna intenzione dell’Esecutivo di entrare nei 45 giorni di prorogatio amministrativa. L’atto di nomina, come previsto dal decreto, passa per un commissario-ponte, per poi procedere nelle prossime settimane alla scelta degli altri quattro componenti del Cda. «In fase di prima attuazione - si legge nel decreto su Rdc e Quota 100 - nelle more del perfezionamento della procedura di nomina del nuovo Presidente e del Cda, per consentire il corretto dispiegarsi dell’azione amministrativa degli Istituti, con apposito decreto del ministro del Lavoro di concerto con il ministro dell’Economia, possono essere nominati i soggetti cui sono attribuiti i poteri, rispettivamente, del Presidente e del Cda».

Non è ancora chiaro se l’intesa è già su due nomi o su uno solo. Marina Calderone, apprezzata dal premier, Giuseppe Conte, che il mese scorso ha partecipato agli Stati generali dei Consulenti del lavoro, garantirebbe con il suo arrivo sulla poltrona del presidente un tandem rosa al vertice Inps, visto che anche il direttore generale è una donna: Gabriella Di Michele è stata nominata da Boeri nel genaio del 2017 e il suo mandato termina nel 2021. Molto lontani i profili degli altri due candidati, che fino all’ultimo vanno considerati in corsa: Pasquale Tridico, consigliere economico del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio e “padre” del Reddito di cittadinanza, non ha precedenti incarichi di alta amministrazione. Mauro Nori, ora consigliere del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ed ex dg dell’Inps, è invece un profondo conoscitore della “macchina” dell’Istituto. Nori, oggi consigliere alla Corte dei Conti, è sostenuto dalla Lega , come detto, ma anche da una parte del Movimento. Nesuno dei due azionisti del Governo dimentica la sua uscita dall’Inps dopo la decisione di Boeri di scegliere un altro direttore generale.

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