Previdenza

Verso un intervento d’urgenza per salvare la Cassa giornalisti

di Mauro Pizzin

Il governo potrebbe intervenire sull’Inpgi, l’istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani con un provvedimento contenuto nel decreto legge 4/2019 ora in fase di conversione in legge e, quindi, in tempi stretti.

Lo ha dichiarato ieri il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, nel corso di una tavola rotonda dedicata al ruolo delle Casse di previdenza dei professionisti, tenutasi nell’ambito della due giorni organizzata al Palazzo ducale di Genova dai consulenti del lavoro dedicato al tema delle infrastrutture, «il cui blocco - ha evidenziato la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Marina Calderone - dal 2008 al 2017 ha comportato per l’Italia la perdita di 539mila posti di lavoro». In questo contesto, la scelta di Genova da parte dei consulenti è tutt’altro che casuale: basti pensare che il crollo del Ponte Morandi ha determinato per le imprese danni segnalati per 422 milioni. Pesanti anche le ricadute sul fronte dell’occupazione, con una contrazione della domanda di lavoro in provincia di Genova pari al 18,9% (7. 172 attivazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2017) se si tiene conto dei soli mesi che vanno da settembre a dicembre 2018, per salire al 22,5% (10.060 attivazioni in meno) se si considera anche il mese di agosto.

Ritornando al nodo Inpgi, per mettere in sicurezza i conti dell’istituto il primo provvedimento potrebbe essere quello di allargare la sua base contributiva, facendo confluire nell’istituto quei comunicatori che adesso fanno parte dell’Inps (circa 20mila lavoratori), un’opzione già valutata nei mesi scorsi. «Si tratterebbe - ha precisato Durigon - di un intervento con copertura a carico dello Stato e che darebbe respiro alla cassa, che sta subendo le conseguenze della crisi dell’editoria, in attesa di un intervento più ampio e strutturale sull’Inpgi che potrebbe iniziare nel 2020. L’intervento già nel decretone sarebbe giustificato dalla necessità di agire con urgenza». L’Inpgi negli ultimi anni ha perso più di 3mila posti di lavoro (865 solo nello scorso anno) un fatto che ha portato il risultato della gestione previdenziale nel 2017 a -134 milioni.

Nel corso della tavola rotonda si è parlato anche del regolamento sugli investimenti delle casse private (che a differenza dei fondi di previdenza complementare ne sono prive), atteso da anni e sul quale il sottosegretario ha promesso di spingere sull’acceleratore ai presidenti dell’Adepp, Alberto Oliveti, e dell’Enpacl, Alessandro Visparelli. Un provvedimento che Durigon vuole «snello» e nel quale - secondo i rappresentanti delle Casse private - andrebbe prevista la possibilità di derogare al Codice degli appalti: per discuterne Durigon ha promesso l’apertura di un tavolo comune «appena conclusa la fase del decretone».

Confermata, infine, la disponibilità degli enti di previdenza privati alla costituzione di un fondo di solidarietà intercasse, purché - ha sottolineato Oliveti - in una logica di fiscalità di scopo»: anche l’idea del fondo non è nuova ma fino ad ora è rimasta solo sulla carta.

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