Previdenza

Il restyling del decretone incassa la fiducia della Camera

di Giorgio Pogliotti, Marco Rogari

Enti locali autorizzati ad assumere 3mila, e non più 6mila, navigator. Sussidio rafforzato alle famiglie con disabili. Paletti anti-furbetti per separazioni e divorzi post-1° settembre 2018. Pensione di cittadinanza pagabile anche in contanti e non solo attraverso la card. Requisito retributivo di 858 euro per considerare congrua l’offerta d’impiego. Sono queste le principali modifiche apportate da Senato e Camera al capitolo del reddito di cittadinanza nell’ambito del restyling parlamentare del decretone, su cui ieri sera il Governo a Montecitorio ha incassato la fiducia (con 323 “sì”, 247 “no” e 4 astenuti). Non mancano i ritocchi sul fronte dei pensionamenti anticipati. A cominciare dall’innalzamento da 30mila a 45mila euro del limite per l’anticipo con prestito bancario delle liquidazioni (Tfs) degli statali con prestito bancario. È poi saltato il tetto anagrafico dei 45 anni per i riscatti agevolati della laurea da parte dei lavoratori in attività dal 1° gennaio 1996. Ed è stato anche prolungato da 5 a 10 anni il meccanismo di rateizzazione mensile (120 rate anziché 60) della cosiddetta “pace contributiva”.

Dopo il voto di fiducia di ieri sera, il testo sarà licenziato oggi nel suo complesso dalla Camera e poi tornerà subito al Senato per il disco verde definitivo atteso tra il 26 e il 28 marzo, in prossimità della decadenza del Dl(29 marzo).

Intanto ieri il direttore generale dell’Inps, Gabriella Di Michele, ha annunciato che delle 94mila domande per il pensionamento con “quota 100” fin qui presentate ne sono state già liquidate 25mila con decorrenza primo aprile (5mila quelle rifiutate). Sono ancora da valutare 23mila richieste, il cui pagamento slitterà a maggio. Quanto al flusso di domande di uscita anticipata, circa 50mila sono arrivate dalla scuola. Nella circolare pubblicata ieri dall’Inps si ricorda che i coniugi separati o divorziati fanno parte dello stesso nucleo familiare se continuano a risiedere nella stessa abitazione, mentre il figlio non convivente deve avere meno di 26 anni per far parte dello stesso nucleo(purché a loro carico Irpef, non coniugato e senza figli). In caso di esaurimento delle risorse, con decreto ministeriale è stabilita una rimodulazione del beneficio (per le erogazioni successive).

Tornando ai ritocchi al testo, alla Camera è stata approvata una salvaguardia per le domande di reddito di cittadinanza presentate tra l’entrata in vigore del Dl e la conversione in legge che potranno percepire il sussidio per 6mesi, anche senza presentare ulteriori documentazioni sul possesso dei requisiti richiesti. Dopodiché se non si è presentata la documentazione aggiuntiva si perde il sussidio. Anche le domande del Rei presentate al comune prima della scadenza del 1° marzo, devono arrivare all’Inps entro fine aprile. La Camera ha anche modificato la scala di equivalenza, consentendo ai nuclei con familiari disabili a carico di beneficiare di circa 50 euro in più al mese. Per gli stessi nuclei i limiti patrimoniali per l’accesso al Rdc sono incrementati di 7.500 euro per ogni componente con disabilità (prima erano 5mila euro), inoltre la platea di chi può chiedere la pensione di cittadinanza si amplia alle famiglie anziane con componenti under 67 in situazioni gravi o di non autosufficienza. Dopo l’accordo con le Regioni il numero dei navigator che dovranno essere assunti da Anpal servizi si è dimezzato a quota 3mila.

Il pacchetto di correttivi approvato sul fronte previdenziale include anche lo stop alle pensioni dei latitanti condannati per gravi reati. I lavoratori impiegati in attività gravose che intendono accedere all’Ape social o uscire con il canale dei soli requisiti contributivi previsti per la pensione anticipata non saranno più vincolati alla finestra dei 3 mesi. Inoltre l’anticipo del Tfs con prestito bancario fino a 45mila euro potrà essere utilizzato anche dai dipendenti pubblici in pensione prima della data di entrata in vigore del decreto (29 gennaio).

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