Previdenza

Atteso oggi in Stato-Regioni l’accordo sui navigator

di Giorgio Pogliotti , Claudio Tucci

La ripartizione dei 3mila navigator su base regionale. Il piano di assunzioni fino a complessivi 11.600 operatori dei centri per l’impiego (Cpi). La piena funzionalità dei sistemi informativi, attraverso il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica che assicuri il dialogo tra le banche dati. Specifici standard di servizi per attuare i livelli essenziali delle prestazioni in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

Oggi, salvo sorprese dell’ultim’ora, si prevede l’approvazione dalla Conferenza Stato Regioni del piano straordinario di potenziamento dei Cpi e delle politiche attive, il primo adempimento operativo previsto dalla legge istitutiva del reddito e della pensione di cittadinanza. Dopo un braccio di ferro durato mesi, il via libera di oggi sbloccherebbe anche l’assunzione dei 3mila navigator con contratto di collaborazione biennale: il bando di selezione per titoli e colloqui sarà pubblicato sul sito dell’Anpal a valle dell’intesa, e resterà online per 15 giorni. Dopodiché si passerà alla selezione vera e propria, per la quale sono attesi fino a 100mila candidati. Tre strutture sono candidate per ospitare le selezioni che si prevede dureranno fino a 6 giorni (con due sessioni giornaliere): Fiera di Roma, Ergife Spa e Palazzo dei Congressi (scade il 23 aprile la presentazione di un’offerta per un importo di 219mila euro).

Per quanto riguarda la distribuzione dei navigator, nella proposta all’esame oggi della Stato-Regioni la parte del leone spetta alla Campania dove sono attesi 471 navigator, Sicilia (429), Lombardia (329), Lazio (273) e Puglia (248). Diversamente dalle intenzioni originarie del governo, i navigator assunti da Anpal servizi dovranno fornire solo assistenza tecnica a supporto dei centri per l’impiego. Per i Cpi nell’arco del biennio sono previste ulteriori assunzioni: ai 4mila operatori previsti dalla scorsa legge di Bilancio si aggiungono altri 1.600, la cui ripartizione è stata oggetto dell’intesa in Conferenza Unificata a fine 2017. A questi si sommano le due tranche di 3mila unità ciascuna (dal 2020 e dal 2021). Per un totale di 11.600 nuovi ingressi. Le risorse 467,2 milioni per quest’anno e 403 milioni per il 2020 saranno finalizzate anche al potenziamento infrastrutturale dei Cpi. Ministero, Regioni e Anpal dovranno concordare una tempistica sostenibile per adeguare sistemi informativi che oggi non dialogano, a livello nazionale e regionale. Quanto ai livelli essenziali delle prestazioni, nel documento si chiarisce che si dovrà garantire su tutto il territorio nazionale e ai tutti i cittadini una serie di servizi personalizzati, nelle fasi di accoglienza, orientamento, formazione, intermediazione e avviamento al lavoro. «Al centro del confronto con il governo - spiega Claudio Di Berardino, assessore al lavoro della regione Lazio - c’è il funzionamento dei centri per l’impiego, non solo per reggere la sfida del reddito di cittadinanza, ma anche per il resto dei disoccupati. Insieme alle assunzioni, è essenziale il potenziamento sul versante della logistica e del sistema informatico».

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