Previdenza

Navigator, da Stato e Regioni sì alla sola assistenza tecnica

di Claudio Tucci

I quasi 3mila navigator che verranno assunti da Anpal Servizi dovranno «supportare» gli operatori dei centri per l’impiego (Cpi); svolgendo, quindi, una sola «funzione di assistenza tecnica» nel percorso di reinserimento occupazionale in cui viene inserito il beneficiario del reddito di cittadinanza (una volta ottenuta l’erogazione monetaria).

Non solo. Si sbloccano anche le assunzioni, gestite dalle Regioni, per potenziare gli organici dei Cpi: ai 4mila operatori previsti dalla scorsa legge di Bilancio si aggiungono altri 1.600, la cui ripartizione è stata oggetto dell’intesa in Conferenza Unificata a fine 2017. A questi si sommano le due tranche di 3mila unità ciascuna (dal 2020 e dal 2021). Per un totale di 11.600 nuovi ingressi. Le risorse 467,2 milioni per quest’anno e 403 milioni per il 2020 saranno finalizzate anche al potenziamento infrastrutturale dei Cpi. Ministero, regioni e Anpal dovranno concordare una tempistica sostenibile per adeguare sistemi informativi che oggi non dialogano, a livello nazionale e regionale.

Con questi ultimi dettagli, si è perfezionata ieri, a livello tecnico e politico, l’intesa tra governo e regioni sul «Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro». Il documento, 14 pagine oltre a tabelle, dovrà approdare alla prossima Conferenza Stato Regioni (è in calendario il 17 aprile) per il via libera definitivo. Una volta acceso il semaforo verde potrà essere pubblicato il bando di selezione dei navigator da parte di Anpal Servizi che, dopo quelli sui locali e sulla società che organizzerà i test, rappresenta il passaggio fondamentale per il reclutamento di 3mila “assistenti” ai centri per l’impiego. Si stima si presenteranno in 60mila, ma c’è posto per ospitarne fino a 100mila. Si cercano persone con laurea magistrale (giurisprudenza, economia, scienze politiche, statistica e scienza della formazione); si offrirà loro un contratto di collaborazione di due anni. La retribuzione sarà indicata nel bando, ma dovrebbe essere intorno ai 30mila euro lordi annui.

In base all’intesa siglata ieri, è stata definita pure la ripartizione dei navigator sui territori: a fare la parte del leone è la Campania dove sono attesi 471 navigator (a Napoli 274). Poi a seguire: Sicilia (429 - Palermo 125, Catania 100), Lombardia (329 - Milano 76), Lazio (273 - Roma 195), Puglia (248 - Bari 78).

«L’accordo ha permesso di riaffermare la centralità dei centri per l’impiego attraverso il potenziamento del personale, delle politiche attive e degli standard dei servizi da erogare, sia sul piano delle infrastrutture tecnologiche e logistiche dei centri, sia ribadendo il ruolo dei navigator come assistenza tecnica a supporto degli operatori dei centri per l’impiego», ha commentato Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro della regione Lazio e vicecoordinatore della commissione Lavoro della conferenza delle regioni.

Tornando al documento condiviso tra governo e regioni, si ribadisce anche la necessità di uniformare gli standard di servizio, molto diversi da Nord a Sud Italia. Per quanto riguarda, invece, la convocazione dei percettori del reddito di cittadinanza presso i centri per l’impiego, l’intesa rimanda ad apposite «linee guida», anche qui da concordare tra governo e autonomie territoriali.

La distribuzione sul territorio

La distribuzione sul territorio

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©