Previdenza

Lavori usuranti: domanda di riconoscimento entro il 1° maggio

di Pietro Gremigni

Scade il prossimo 1° maggio il termine per presentare la domanda di accesso ai benefici pensionistici per gli addetti ai lavori usuranti che maturano relativi requisiti nel 2020.
Il termine, istituito dalla legge 232/2016, in realtà slitta al 2 maggio 2019 essendo il 1° festivo.
Vedremo pertanto chi è coinvolto sulla base dei requisiti pensionistici previsti, quali sono le modalità di presentazione delle domande e le ripercussioni in caso di presentazione tardiva della richiesta (Messaggio Inps 29 aprile 2019, n.1660).

Tipologia lavori usuranti - L'elenco dei lavori usuranti è contenuto nell'art. 1 del D.Lgs. 67/2011:
a)lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti di cui all'articolo 2 del decreto del Ministro del lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999 (lavoro sottosuolo; nelle cave; lavori ad alte temperature; lavori in spazi ristretti, cassoni in aria compressa ecc.);
b)lavoratori notturni, che possano far valere una determinata permanenza nel lavoro notturno e precisamente:
lavoratori a turni di qualsiasi settore di attività che prestano la loro attività nel periodo notturno (periodo di almeno 7 ore consecutive comprendenti l'intervallo tra le 00,00 e le 5,00) per almeno sei ore per un numero minimo di giorni lavorativi all'anno non inferiore a 64 giorni;
in alternativa lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all'intero anno lavorativo
c)lavoratori addetti alla c.d. "linea catena";
d)conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto. Il limite minimo di capienza del veicolo dei 9 posti.

Requisiti pensionistici - A seconda della categoria di appartenenza ad una delle quattro indicate, sulla base della contribuzione prevalente, i requisiti da perfezionare nel 2020 sono:
-Tutti gli addetti ai lavori usuranti compresi i lavoratori notturni per tutto l'anno e quelli addetti ai turni di notte con più di 78 giorni all'anno di turno notturno: Quota 97,6 con un minimo di 61 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contribuzione (98,6 e almeno 62 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contribuzione se risultano accreditati contributi da lavoro autonomo);
-Addetti al lavoro notturno (per almeno 6 ore a notte) e per un n° di giorni all'anno da 72 a 77: Quota 98,6 con un minimo di 62 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contribuzione (99,6 e almeno 63 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contribuzione se risultano accreditati contributi da lavoro autonomo);
-Addetti al lavoro notturno (per almeno 6 ore a notte) e per un n° di giorni all'anno da 64 a 71: Quota 99,6 con un minimo di 63 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contribuzione (100,6 e almeno 64 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contribuzione se risultano accreditati contributi da lavoro autonomo).

Domanda - La domanda di riconoscimento del beneficio e la relativa documentazione devono essere presentate all'Inps telematicamente alla struttura territorialmente competente.
Il lavoratore deve allegare documenti tali da provare di avere svolto le attività usuranti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni oppure per metà della sua vita lavorativa. A riguardo occorre distinguere le due seguenti situazioni che tengono del fatto che dall'11 gennaio 2008 l'Inps è in grado di conoscere dell'esistenza dei rapporti tramite le comunicazioni unificate al collocamento:
-assunti dall'11 gennaio 2008: per chi svolge mansioni usuranti occorre presentare il Contratto di lavoro individuale con l'indicazione dell'inquadramento e delle mansioni del lavoratore, per chi svolge lavoro notturno, oltre al contratto individuale va presentato il prospetto di paga con indicazione delle maggiorazioni per lavoro notturno; per gli addetti alla linea catena il Contratto di lavoro con l'indicazione dell'inquadramento e delle mansioni del lavoratore e per gli autisti il libro matricola - libro unico del lavoro - libretto di lavoro;
-assunti prima dell'11 gennaio 2008: per la prova della mansione usurante i documenti sono gli stessi del punto precedente, mentre in questo caso occorre provare il rapporto di lavoro tramite libro matricola - libro unico del lavoro - libretto di lavoro oppure comunicazione al centro per l'impiego.
La documentazione allegata alla domanda deve riportare la dichiarazione di conformità all'originale rilasciato dal datore di lavoro o da chi la detiene.

Decorrenza - Cosa succede in caso di omesso o ritardata presentazione della domanda di riconoscimento entro il 1° maggio?

Gli effetti saranno sulla decorrenza della pensione 2020, decorrenza che verrà posticipata a seconda del grado ritardo.
Innanzitutto la pensione decorrerà dal mese successivo alla maturazione dei requisiti.
Tuttavia se la domanda di accesso alla disciplina dei lavori usuranti viene presentata in ritardo rispetto alla scadenza del 1° maggio la decorrenza sarà:
a) posticipata di un ulteriore mese, per un ritardo della presentazione compreso in un mese
b) posticipata di ulteriori due mesi, per un ritardo della presentazione superiore ad un mese ed inferiore a tre mesi;
c) posticipata di ulteriori tre mesi per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi.
Ad esempio ipotizzando una decorrenza della pensione il 1° febbraio 2020, in caso di ritardo di 20 giorni (domanda fatta il 20 maggio 2019), la pensione decorrerà dal 1° marzo 2020, se invece la domanda fosse presentata il 25 giugno 2019, la pensione decorrerà il 1° aprile 2020 e così via.

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