Previdenza

Reddito, domande in frenata. Gaffe dell’Inps su Facebook

di Giorgio Pogliotti

Ad aprile rallenta la presentazione di richieste per ottenere il reddito di cittadinanza, rispetto al mese di marzo. La consulta dei Caf tra il 1° e il 15 aprile, in 11 giorni lavorativi, ha raccolto un terzo circa tra domande (82mila) e appuntamenti (60mila) per un totale di 142mila pratiche. Mentre tra il 6 e il 15 marzo, cioè con 8 giorni lavorativi, agli sportelli dei Caf venivano raccolte circa 250mila domande e stabiliti 170mila appuntamenti per un complessivo di 420mila pratiche. «Il confronto con marzo, mese comunque al di sotto delle aspettative, segnala un calo delle domande che stimiamo continueranno ad essere presentate con volumi inferiori», evidenziano i due coordinatori della Consulta, Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, che sottolineano come i Caf che hanno lavorato tre quarti circa di tutte le domande Rdc, e in questi giorni sono impegnati anche nella compilazione dei 730.

La bassa partecipazione, secondo i due esperti, è stata favorita da una serie di fattori: «La non conoscenza della misura da parte di tutti i soggetti interessati, che riguarda circa il 95% di quanti si sono recati ai nostri sportelli. Tra gli under 25 anni, inoltre, la partecipazione è stata bassa perché lo strumento è stato visto più come una forma di assistenza che di avviamento al lavoro. Infine, non tutti gli interessati sono stati informati, anche per la chiusura degli sportelli di orientamento dei comuni».

E la carenza di informazioni si è fatta sentire ieri, nella giornata in cui sono state consegnate le prime Card, e sono esplose le polemiche sull’entità dell’importo accreditato, considerato non all’altezza delle aspettative create soprattutto dalle dichiarazioni di esponenti dei 5 Stelle. Se Pasquale Tridico, facente funzioni di presidente Inps, ha stimato una media di 520 euro a famiglia di sussidio - senza fornire però la percentuale delle altre classi di importo - alle redazioni dei giornali, nei social media, allo stesso istituto di previdenza sono arrivate proteste per somme al di sotto dei 200 euro, o tra i 300 e i 400 euro che i beneficiari del Rdc si sono visti accreditare. Siamo ben al di sotto dei 780 euro sbandierati dagli esponenti 5 Stelle che, incautamente, hanno trascurato di spiegare che si trattava di una somma massima per un single con Isee pari a zero, non proprietario di alloggio, e che il Rdc funziona come sussidio ad integrazione del reddito. Il malcontento si è fatto sentire anche sulla pagina facebook dell’Inps per la famiglia, subissata di richieste di spiegazione, dove agli operatori in qualche occasione sono saltati i nervi: «Perché non va sul sito Inps e richiede il Pin che ci vogliono 5 minuti? O è troppo impegnata a farsi i selfie?». Risposte che hanno costretto lo stesso Tridico a «scusarsi per alcuni toni utilizzati che non rispecchiano i valori e la missione dell’Istituto», sottolineando che «stanno girando molti post assolutamente falsi, cui non prestare fede».

L’Inps ieri ha anche fornito il dato della distribuzione geografica delle 488mila domande accolte nella finestra di marzo (lontane da 1,3 milioni di nuclei beneficiari stimati dal governo): 303mila riguardano famiglie del Mezzogiorno (62%). In cima alla classifica la Campania (90.177), segue la Sicilia (87.775), il Lazio (44.705) e la Puglia (44.316). Napoli è la città con più domande accolte (52.717), supera la Lombardia (37.152), il Veneto (13.266) e Roma (30.174). Ieri è anche stato pubblicato il bando per la selezione dei 3mila navigator sul sito di Anpal, anticipato da Il Sole 24 ore, che in poche ore ha raccolto oltre 3.400 domande (attese tra 100 e 150mila, saranno ammesse fino a 60mila). Le candidature possono essere inviate entro le ore 12 dell’8 maggio, i navigator saranno assunti con un contratto di collaborazione fino al 30 aprile 2021, ed un compenso lordo annuo di 27.338 euro (oltre 300 euro di rimborso mensile). «Navigator precari che devono trovare lavoro stabile ad altre persone? Non hanno la professionaltà per farlo», ha commentato il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe.

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